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Social Network e integrazione: quando la bacheca diventa solidale.

Pubblicato il 03 settembre 2013 da redazione

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Lucian è un ragazzo rumeno. Ha la pelle scura e se lo si guarda con la mente deviata dagli stereotipi, si potrebbe anche pensare che sia uno di quei criminali che rapinano ville.  Invece, proprio in una villa fa il custode e mai come in questo caso un lavoro vale molto più di tanti slogan contro il pregiudizio.

Lucian vive da dieci anni a Cava de’Tirreni, in provincia di Salerno, dove è riuscito a integrarsi perfettamente. Con il suo impegno cittadino è diventato il referente della comunità rumena per l’Associazione Eugenio Rossetto, una Onlus che lavora sul territorio per favorire l’integrazione.

Proprio l’Associazione Rossetto ha lanciato il progetto Bacheche Solidali, una piattaforma creata un anno e mezzo fa su Facebook per aiutare i migranti a integrarsi nel tessuto sociale e lavorativo del territorio. La bacheca è uno spazio virtuale nato appositamente per mettere in contatto chi offre lavoro con chi cerca un’occupazione, senza intermediari.

Se si scorre la pagina del socialnetwork, si possono trovare annunci di vario genere. C’è Fatima che si offre come insegnate di arabo, Danela che cerca lavoro come babysitter e poi c’è la signora Concetta che offre un lavoro come badante. Ma ad essere richieste non sono solo le professioni femminili. Negli ultimi tempi è cresciuta l’offerta di mestieri manuali che a Cava de’Tirreni stanno scomparendo. Kandji viene dal Senegal e normalmente vende braccialetti in mezzo alla strada, ma nel suo Paese ha lavorato come idraulico. L’associazione l’ha scoperto e l’ha proposto sul mercato, con un enorme successo. Dopo qualche giorno, infatti, il giovane è stato chiamato per risolvere un problema di tubazioni e di lì, poi ha funzionato il passa parola.

“Il progetto bacheche solidali è nato per caso – racconta il presidente dell’Associazione Rossetto, Ferdinando Castaldo D’Ursi. – Non ci spettavamo che avesse tanto seguito. Pensavamo che sarebbe stato accolto con indifferenza e invece, in poco tempo, è diventato una fucina di occasioni”. Molti migranti, i nuovi cavesi venuti da lontano, hanno trovato lavoro e hanno cambiato vita, come Lucian, ma anche come Nadia, che ha lasciato la sua attività  di venditrice abusiva per diventare un’amorevole tata. Bacheca solidale funziona un po’ come i siti di annunci Bakeka.it o Kijiji.it, con la sola differenza che alla base di tutto il meccanismo c’è la solidarietà.

L’idea di risolvere un problema risolvibile, di dare una riposta che si conosce, di venirsi incontro è il motore che ha dato il via a questo ingranaggio virtuoso che si autoalimenta. “La cosa sorprendente – ha spiegato ancora D’Ursi – è che il contributo dell’associazione è minimo. Noi certamente cerchiamo di mettere quanti più annunci possibile, ma a un tratto ci siamo resi conto che la cosa ci è sfuggita di mano, positivamente”. Oltre ad annunci di lavoro, infatti, sulla bacheca solidale si trovano anche offerte di mobili, letti, cucine. Chiunque rinnovi l’arredamento e deve disfarsi di oggetti ancora in ottimo stato, sa che può rivolgersi all’Associazione Eugenio Rossetto che, poi, distribuisce tra chi ha necessità.

E’ così che Marja, che ha fatto arrivare le figlie dall’India, ha arredato una piccola casetta che altrimenti sarebbe rimasta vuota.

di Bianca Senatore

 

Linkografia

http://www.associazionerossetto.it/

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