Categoria | Europa

Rapporto europeo “Health gap”

Pubblicato il 06 giugno 2013 da redazione

spazi verdiL’Ambiente in Europa ora è più sano, ma si affacciano nuovi rischi.
Gli Europei, oggi, vivono sempre più a lungo e sono più sani che in passato, anche grazie al successo delle politiche ambientali, che hanno ridotto l’esposizione a contaminazioni ambientali nocive presenti in aria, acqua e nel ​​cibo. Tuttavia, queste contaminazioni sono ancora un problema, e stanno emergendo nuovi rischi per la salute, come per esempio, quelli da sostanze chimiche, nuove tipologie di prodotti e di stili di vita.

Secondo il rapporto “Ambiente e salute umana”, pubblicato dall’Agenzia europea dell’ambiente (AEA) e dalla Commissione europea in-house servizio della scienza, il Centro comunitario di ricerca, l’ambiente influenza la salute umana in modi diversi. Il rapporto sottolinea che mentre inquinanti, rumori e altre forme di degrado ambientale possono essere dannosi, un maggior contatto con gli ambienti naturali favorisce il benessere fisico e quello mentale.

Secondo il rapporto europeo “Health gap” vi è una grande disparità nelle condizioni ambientali delle diverse zone dell’Europa che, spesso, si traduce in livelli diversi di salute e aspettative di vita. Le persone con un basso status sociale spesso vivono in ambienti degradati o dannosi, con potenziali effetti negativi sulla salute. La loro condizione può essere ulteriormente aggravata da altri fattori, come lo status socio-economico, lo stile di vita e lo stato di salute nel suo insieme.

Nuovi rischi e nuove considerazioni
Dato che le persone vivono più a lungo, le principali cause di morte prematura e di disabilità dipendono da fattori correlati allo stile di vita, come l’obesità, le malattie cardiovascolari, il diabete e il cancro. Nella misura in cui queste patologie possono dipendere dalle condizioni ambientali, diventa sempre più importante affrontare il problema nel suo insieme.

Le persone di solito sono esposte, per tutta la vita, a molteplici fattori ambientali e, dice il rapporto, servono ricerche più approfondite per capire gli impatti che questi fattori possono avere sui soggetti sociali più vulnerabili e in particolare su bambini, poveri e anziani.

La scienza, invece di insistere sui singoli pericoli, dovrebbe concentrarsi sull’ambiente nel suo complesso, e sugli effetti che la combinazione dei fattori ambientali e degli stili di vita stanno avendo sulla nostra salute.
Jacqueline McGlade, direttore esecutivo, ha dichiarato: “Questo rapporto rafforza alcune delle principali relazioni che esistono tra salute e ambiente. Oggi le persone sono esposte a molti fattori nocivi, che nel loro insieme stanno riducendo sia la durata della vita sia il benessere.”

salute europaPrincipali risultati
La vendita globale di prodotti chimici, tra il 2000 e il 2009, è raddoppiata e si è ampliata la gamma di sostanze chimiche disponibili sul mercato, comprese quelle che incidono sulla salute umana.
Vi è una crescente preoccupazione per gli “interferenti endocrini” che influiscono sul sistema ormonale, e che sono contenuti in molti prodotti di uso comune, tra i quali alcuni prodotti farmaceutici, come pesticidi e cosmetici. Gli effetti di questi interferenti del sistema ormonale non sono stati ancora completamente compresi, ma si è riscontrato che alcune sostanze chimiche possono contribuire a diminuire gli spermatozoi, ad aumentare le malformazioni genitali, le anomalie nello sviluppo neuronale, l’obesità e il cancro.
Il rapporto evidenzia come alcune prove abbiano dimostrato che l’inquinamento atmosferico concorre nella formazione di diverse patologie come il cancro, le malattie cardiache, le bronchiti e l’asma e che l’inquinamento atmosferico riduce l’aspettativa di vita, di ciascun cittadino dell’Unione, in media di 8,5 mesi.

Recenti studi sull’inquinamento atmosferico rilevano che l’esposizione nella prima infanzia può influenzare la salute degli stessi individui in età adulta e per le donne in gravidanza gli effetti sono paragonabili a quelli da fumo passivo. Secondo il rapporto, ci sono, ancora, casi in cui in alcune città si arriva fino al 95% degli abitanti esposti a livelli di particolato fine (PM) superiore ai limiti dati dalle linee guida dell’Organizzazione mondiale della sanità.

Acqua

Cresce anche l’attenzione sulla qualità delle acque, in relazione ai residui farmaceutici e alle sostanze alteranti il ​​sistema endocrino, che non sempre vengono rimossi completamente dal trattamento dell’acqua. La carenza d’acqua e i fattori che ne inficiano la sua qualità possono essere ulteriormente aggravati dal cambiamento climatico.

Rumore

Il rumore può danneggiare gravemente la salute e in particolare influire sullo sviluppo cognitivo, le malattie cardiovascolari e il sonno. Zone rumorose sono spesso quelle con alti livelli di inquinamento atmosferico e ogni fattore sembra aumentare l’effetto dell’altro.

Campi elettromagnetici

I dispositivi che emettono campi elettromagnetici (EMF), come i telefoni cellulari, sono a volte considerati un possibile rischio di cancro, ma non c’è nessuna prova scientifica conclusiva a sostegno di questo. I dati raccolti sono esaminati periodicamente dai comitati scientifici della Commissione. La prossima revisione sarà pubblicata nella seconda metà del 2013.

Nanotecnologie

Le applicazioni che prevedono l’impiego di nanotecnologie potrebbero essere un rischio emergente. È ancora presto poter valutare quali saranno gli effetti che i nanomateriali potranno, eventualmente, causare nel corpo umano. È necessario predisporre una valutazione adeguata sui potenziali rischi, per garantire la sicurezza dei sistemi di produzione di nanomateriali e di un loro impiego nei prodotti di consumo.

Spazi verdi

Gli spazi verdi sembrano favorire molteplici benefici per la salute fisica e mentale. Ci sono differenze significative nell’offerta di accesso a queste aree in Europa – tutte le città in Svezia e Finlandia hanno più del 40% di spazio verde all’interno dei loro territori, mentre in tutte le città ungheresi e greche lo spazio verde disponibile è inferiore al 30%.

a cura di Adriana Paolini

 

Linkografia

Rapporto originale:

Environment and human health – joint EEA-JRC report

Qualità dell’aria in tempo reale:

http://www.eea.europa.eu/themes/air/air-quality/map/real-time-map

Qualità dell’acqua in tempo reale:

http://www.eyeonearth.org/en-us/Pages/Home.aspx

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