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Le Strade del coraggio scout: San Rossore 2014

Pubblicato il 30 agosto 2014 da redazione

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Al maxiraduno per la Route Nazionale 2014 si sono incontrati 35mila ragazzi per il primo “Consiglio nazionale dei Rover e delle Scolte”, da cui è scaturita la Carta del Coraggio di cui pubblichiamo il testo integrale.

A tutti, “Buona strada …”

Strade di coraggio
Desideriamo rivolgerci ai più piccoli – i cittadini del domani ‐ perché sappiamo che seminando si
raccoglie e perché desideriamo liberare un nuovo futuro.
Ci rivolgiamo ai giovani perché insieme, partecipando più attivamente alla vita pubblica,
possano costruire un fronte di cambiamento per un nuovo futuro.
Ci rivolgiamo agli adulti per dire loro di avere speranza e fiducia in noi e per chiedere loro di
essere testimoni credibili.

Noi, Rover e Scolte dell’Agesci, giovani cittadini italiani, riuniti a S. Rossore, al termine di un
anno che ci ha visti impegnati sul tema e sulle strade del coraggio, vogliamo oggi scrivere una
Carta che racconti quello che abbiamo vissuto, che rappresenti i valori in cui ci riconosciamo e
che dichiari il nostro impegno per l’Associazione, per il Paese e per la Chiesa a cui
apparteniamo.
Abbiamo attraversato il territorio con i percorsi dei nostri capitoli, abbiamo incontrato
persone, conosciuto realtà, vissuto esperienze che ci hanno colpito e provocato; con le nostre
azioni di coraggio abbiamo provato a realizzare il cambiamento che siamo stati capaci di
sognare. Sulla strada verso San Rossore abbiamo condiviso i nostri vissuti e abbiamo provato
ad immaginare ed immaginarci insieme ‘diritti al futuro’. Vogliamo consegnare la nostra
disponibilità a servire e la nostra visione del mondo all’Associazione e alle Istituzioni
ecclesiastiche e politiche. Abbiamo fiducia e siamo sicuri che saremo ascoltati nelle parole e
sostenuti nelle azioni.

Luoghi e persone
I luoghi che abbiamo esplorato: “una terra da abitare”
Per territorio intendiamo il nostro paese, la nostra regione, la nostra nazione, il nostro conti‐
nente, il mondo intero che è la nostra casa.
Per saper vivere in una dimensione sia locale che globale, imprescindibili l’una dall’altra,
vogliamo guardare all’orizzonte, ricordando e conservando le nostre radici.
Riconquistiamo la lentezza, ovvero osservazione e riflessione che portano ad un migliora‐
mento attivo e che ci insegnano ad apprezzare le piccole cose della vita.
Abbiamo capito che per cambare il Mondo è indispensabile cambiare noi stessi e chi lo abita.

Le Persone che abbiamo incontrato: “Il coraggio di una vita semplice”
Dagli ultimi abbiamo da imparare la dignità, la semplicità e la reale essenza delle cose, il
coraggio che ci vuole per denunciare e la forza e la sperarne necessaria per ricominciare.
Si può essere ultimi più volte nella vita: si può nascere da ultimo, diventarlo, continuare o
tornare ad esserlo.

L’incontro con l’ultimo ci porta a vedere e conoscere la realtà in modo diverso. Potenzial‐
mente tutti siamo ultimi per ciò che facciamo, per ciò che siamo, a causa di pregiudizi o scel‐
te, quindi in questo incontro dobbiamo essere umili e non pretendere di sapere in partenza di
cosa il prossimo ha bisogno.
Dai compagni di strada delle varie realtà che abbiamo incontrato abbiamo imparato a trovare
arricchimento nell’aiutare il prossimo, sperimentando la vera serenità, credendo in quello che
si fa e agendo con grande umiltà e molto impegno.
La testimonianza ci prepara a scegliere con responsabilità, mostrandoci la strada più efficace
da percorrere, per essere il cambiamento che vogliamo nel mondo.

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Ambiti di impegno
Il territorio e l’ambiente
Il primo spazio di impegno che individuiamo è il territorio in cui siamo chiamati a vivere.
È il territorio in cui viviamo che ci chiama ad essere sentinelle e promotori di positività.
Vogliamo essere protagonisti del nostro tempo e del nostro territorio, che ha grandi
potenzialità che non vengono valorizzate.
Ci stanno a cuore in modo particolare problemi come la superficialità nel rapporto con
l’ambiente, l’inquinamento, lo sfruttamento irresponsabile del territorio, l’abusivismo, lo
smaltimento errato dei rifiuti.
Abbiamo sperimentato realtà positive come gli orti urbani, la valorizzazione dei prodotti del
territorio, l’uso di energie pulite, la raccolta differenziata, il riciclo e il consumo critico.
Impegnarci in prima persona per queste cose e sensibilizzare la cittadinanza su questi temi è
il nostro modo di abitare e di prenderci cura del nostro territorio.

La cittadinanza
Vogliamo una città a misura d’uomo, che metta al centro la persona e le relazioni.
Non vogliamo farci influenzare dal consumismo imperante e vogliamo ritrovare il giusto
valore delle cose a servizio dell’uomo. Siamo motivati a perseguire il cambiamento attraverso
incontri significativi, in cui si trasmettono con forza esempi di diversità, per noi motivo di
crescita e di ricchezza. Vogliamo essere noi per primi integri e trasparenti verso la comunità e
le realtà sul territorio.
La legalità
In una terra come la nostra, dove la malavita cresce a dismisura grazie al consenso e
all’indifferenza delle masse, nonchè all’omertà dei singoli, legalità deve essere
necessariamente sinonimo di coraggio, perché è diffusa a tutti i livelli una mentalità secondo
la quale agire in modo illegale paga, o è, in alcuni casi, l’unico modo di agire possibile. Soffocati
dagli illeciti del quotidiano, abbiamo voglia di gridare e di abbattere il muro dell’illegalità con
il nostro impegno concreto.
Vogliamo una cultura che valorizzi la legalità, in quanto garante del bene comune. Questo
cambio di prospettiva è possibile solo a partire dalla singola persona, capace di impegnarsi
nei piccoli gesti quotidiani in modo coerente.

Stato e singolo individuo devono farsi promotori di questa cultura della legalità tramite
l’educazione, a partire dai più giovani.
Pensiamo che la legalità debba richiamare un senso profondo di giustizia, inteso come virtù
a cui tutti dobbiamo tendere. Ci piace pensare alla legalità come espressione di un’etica di
giustizia che vada al di là della singola legge.

La testimonianza
Abbiamo vissuto l’incontro e il confronto con veri testimoni che ci hanno saputo dare
esempi di azioni di coraggio esaltanti ma sono stati anche capaci, con semplicità, di darci
informazioni e di rispondere a richieste di aiuto e collaborazione. Abbiamo così sperimentato
che il coraggio si trasmette, che il coraggio di altri infonde forza per perseguire il
cambiamento. I testimoni significativi sono capaci di motivare gli altri, di invitarli all’azione.
Le testimonianze lasciano talvolta sentimenti contrastanti, dalla speranza alla rabbia, ma
anche tanta determinazione di cambiare le cose. Queste ci provengono non solo da
Persone, ma anche da luoghi, situazioni e gesti che sperimentiamo direttamente. Anche noi,
perché siamo cresciuti con lo scautismo o perché abbiamo affrontato incontri significativi,
vogliamo essere testimoni ogni giorno di una diversità e capaci di motivare ai cambiamento.

Fa la differenza ‘essere scout‘, non ‘fare gli scout‘ per essere onda di coraggio nel tendere la
mano a chi ha bisogno di aiuto, diventando testimoni del segno che l’atto del servire lascia
attorno e dentro di noi.

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L’informazione
L’informazione e la conoscenza creano consapevolezza. La disinformazione e l’informazione
pilotata rendono i cittadini ignoranti e manipolabili. Spesso, le persone non hanno voglia
di essere informate né di informarsi. A volte, pensano di esserlo ma non lo sono.
L’informazione è cultura, la cultura è possibilità di immaginare e progettare il proprio futuro.
L’informazione ci rende capaci di vivere da protagonisti nella realtà in cui siamo,
consentendoci di indagare con coscienza critica sulle ingiustizie che vediamo. Chi
rinuncia ad informarsi rinuncia a far parte attivamente della società, precludendosi la
possibilità di ricercare e conoscere i problemi e i meccanismi che li hanno determinati e le
risorse che esistono per superarli. Dunque, vogliamo conoscere la verità dei fatti e chiediamo
un’informazione libera e trasparente. Allo stesso tempo, vogliamo
condividere quanto abbiamo scoperto e andiamo scoprendo, creando reti e scambi perché
crediamo che l’incontro con le persone e con le loro storie sia l’informazione più vera.
Basti pensare che la dignità della persona viene spesso svilita e offesa attraverso immagini e
pubblicità. Il modello di uomo e donna che ci viene proposto dai media è sbagliato: siamo
immersi in condizionamenti sottili e spesso senza accorgercene, ne siamo influenzati.

Il Lavoro
Il lavoro è un diritto e il presupposto per la dignità della persona.
Il lavoro è occasione di crescita, non ha soltanto una valenza individuale ma è anche impulso
allo sviluppo della intera comunità. Ogni lavoro è utile e ogni persona che lavora onestamente
e vive da protagonista nella semplicità contribuisce in ugual modo al bene di tutti.
In alcune situazioni, invece che cercare un lavoro, oggi bisogna avere il coraggio di
inventarselo, di riscoprire i lavori tradizionali, di avere spirito di iniziativa, di formarsi per
inseguire i propri sogni, di creare lavoro anche per altri. Bisogna saper osservare cosa manca.
inventare cose che non esistono e valorizzare ciò che c’è sul nostro territorio.
E’ difficile trovare il lavoro per cui ci si è preparati, è tuttavia coraggioso imparare ad apprez‐
zare il lavoro che si riesce a trovare, pur non perdendo di vista la propria vocazione.

Essere credenti, essere scout
La fede in Gesù Cristo che attraverso l’esperienza scout riusciamo a scoprire ci offre un punto
di vista più ampio e più profondo sulle cose, perché lo scautismo ci aiuta a porci delle do‐
mande di senso e a metterci in discussione.
La vita scout ci permette di sentirci Chiesa in modo originale, anche attraverso il servizio.
Ci insegna a non fermarci ai luoghi comuni, ad abbattere i pregiudizi e a scoprire un modo
nuovo di leggere e vivere il Vangelo.
II cammino scout ci insegna che i momenti di semplicità e condivisione ci avvicinano alle
persone e in questo incontro cresce la nostra fede.

Coraggio: scegliere con il cuore
CORAGGIO è responsabilità, è vincere l’indifferenza e metterci in gioco, sporcarci le
mani, assumerci dei rischi per fare ciò in cui crediamo.
CORAGGIO è scegliere ciò che è giusto: difendere la vita, difendere chi è più debole,
agire con coerenza senza lasciarci intimorire dalla paura di fallire, dalla consapevolezza dei
nostri limiti, ma provando a superarli per essere migliori, abbattere i pregiudizi.
CORAGGIO è cogliere la sfida di ciò che e nuovo e diverso, è aprirci al dialogo, al confronto,
alla condivisione, è accogliere l’altro con serenità e positività, disposti a rinunciare a
Qualcosa, a metterci in discussione con umiltà e perdonare.
CORAGGIO è perseverare, avere costanza negli impegni presi, senza arrendersi di fronte alle
difficoltà, alla fatica,  al sacrificio, alla sofferenza, senza cedere alla tentazione di tornare
indietro, di rinunciare.
CORAGGIO è saper riconoscere i propri sbagli e ritornare sui propri passi, rialzarsi e
ripartire con speranza e fiducia nella società, imparando ad amarci per ciò che siamo, ad
essere sempre noi stessi fino in fondo, sapendo chiedere aiuto agli altri.
CORAGGIO è essere curiosi e attenti, è avere la determinazione e la forza di mettere in
discussione le informazioni che riceviamo e che ci circondano, di formare un pensiero critico,
è prendere una posizione con consapevolezza ed esprimerla informando, sensibiliz‐
zando e coinvolgendo gli altri.
CORAGGlO è lottare per la giustizia, andare contro lo status quo.è scegliere quando andare
controcorrente. è scendere in piazza consapevolmente, è combattere la corruzione che si
nasconde dietro al compromesso.
CORAGGIO è essere Chiesa, vivendo secondo l’esempio di Gesù: è rivolgersi a Dio,
è riuscire ad affidarsi a qualcuno che non si comprende appieno.
CORAGGIO è riconoscere le proprie paure e saperle affrontare.
CORAGGIO è testimoniare nel quotidiano le nostre convinzioni, certi che dall’agire singolo
possa generarsi la forza del noi; è sentirsi parte attiva della società, riconoscendo l’importanza
della collaborazione.
CORAGGIO è fermarsi e riflettere, è partire ma anche restare;
CORAGGIO è cambiare rimanendo autentici.
La vita vissuta con CORAGGIO è autentica: CORAGGIO è sogno, e vivere, non lasciarci
vivere!

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Protagonisti del cambiamento
Il coraggio é fatto di gesti eclatanti, ma anche di tanti, piccoli, gesti quotidiani. Siamo
consapevoli di essere importanti e decisivi, di poter essere veri operatori di cambiamento.
Non è più tempo di aspettare, occorre agire concretamente partendo dal piccolo, proprio dal
nostro territorio, per sensibilizzare i cittadini su temi a volte “scomodi” che si preferisce
evitare. Vogliamo essere cittadini attivi e lasciare il segno nella realtà in cui viviamo.
Abbiamo capito anche che è importante mantenere la propria integrità (di pensiero e di
azione) e il proprio stile in situazioni difficili o non coerenti con il nostro pensiero: ci vuole
coraggio per essere se stessi e portare avanti le proprie idee.
Il nostro percorso ci ha insegnato che bisogna mettersi in gioco per primi con passione e
coerenza: vogliamo essere protagonisti del cambiamento.

Politica
• CI IMPEGNIAMO a diffondere l’idea di politica come prima forma di servizio al bene comune
e strumento di espressione democratica, ad analizzare globalmente ciò che ci circonda, per
sviluppare un pensiero critico e concreto riguardo le esigenze e le problematiche della
cittadinanza e del territorio. Ci impegniamo, quindi. a partecipare alle assemblee cittadine
libere e a spenderci in sacrificio per il nostro Paese, fornendo un servizio attivo rivolto alle
necessità locali. Per noi è indispensabile coinvolgere e sensibilizzare il resto della popolazione
creando una rete di collaborazione continua e durevole nel tempo, associativa ed extra‐
associativa con associazioni no‐profit, apartitiche e assistenziali, per superare il rischio di
essere autoreferenziali. Infine, ci impegniamo nella promozione e nell’utilizzo efficace e
propositivo di un organo comunale consultivo e giovanile i cui membri abbiano un’età
massima di trenta anni.
• CHIEDIAMO CHE le istituzioni ci diano ascolto e ci deleghino i servizi necessari alla città che,
per eventuali limiti economici o di competenza, l’amministrazione locale non riesce ad offrire.
Per fare questo, chiediamo la creazione di una lista aperta dove ci sia data la possibilità di
scegliere dei servizi preziosi per il territorio da portare a compimento. Per esempio,
riadattare strutture non adibite ad alcuno scopo, a seconda dei bisogni del territorio.
Chiediamo inoltre che venga istituito un organo locale consultivo giovanile dove non esiste;
nell’eventualità in cui questo esista, è necessario che venga utilizzato e rivalorizzato. Tale
organo dovrebbe disporre della collaborazione e della partecipazione attiva e costante
dell’assessore alle politiche giovanili e di figure competenti, istituzionali e non, circa i temi
trattati.

Pace e non violenza
• CI IMPEGNIAMO personalmente, seguendo i valori cristiani e la Legge Scout, per farci
promotori di pace; condanniamo la violenza in ogni sua forma.
• CHIEDIAMO che vengano drasticamente ridotti i fondi destinati alle spese militari, perché
l’Italia sia concretamente un Paese che ripudia la guerra.

Educazione e scuola
Un popolo ignorante non è un popolo libero, non ha spirito critico, non è in grado di operare
delle scelte consapevoli e responsabili.
Crediamo fermamente nell’istruzione come strumento fondamentale per la costruzione
dell’identità del singolo e presupposto per il suo inserimento nel mondo del lavoro, così da
favorire lo sviluppo e la crescita del Paese nella sua collettività.
Solo un sistema d’istruzione solido permette di ampliare le capacità di ciascuno e dunque di
conseguire la libertà. Per questo ci rivolgiamo non solo alle autorità del Paese, ma anche ai più
piccoli, ai giovani, agli educatori e alle famiglie.
CI IMPEGNIAMO
• a restituire alle istituzioni scolastiche e a chi ci lavora la dignità che spetta loro; a rispettare
le infrastrutture, vivendole come patrimonio comune dal momento che consideriamo lo
studio come un diritto e un dovere,
• come studenti, a partecipare attivamente alla vita politica scolastica e, come scout, a
proporre nella scuola momenti d’incontro e confronto sulle tematiche che rispecchiano i
valori dello scautismo, sostenendo e valorizzando l’altro nella sua unicità come ricchezza.
CHIEDIAMO CHE
• le Autorità competenti, per conservare e implementare l’offerta formativa dal punto di vista
sociale, ambientale e culturale, agiscano ad ampio spettro, su ogni fascia scolastica,
arricchendo la futura cittadinanza attraverso il rilancio dell’ora di Educazione Ambientale e
Civica; in questo spazio individuiamo come tematiche imprescindibili la legalità, il diritto e la
politica, senza l’imposizione di idee, ma con l’obiettivo di insegnare metodi di sviluppo di idee
e il meccanismo della politica;
• si formino delle sinergie tra le istituzioni scolastiche e il mondo del lavoro, per fornire un più
proficuo orientamento tramite la testimonianza diretta e l’incremento di stages formativi;
• si investa in termini economici e sociali sulle istituzioni scolastiche, sugli studenti e sugli
spazi che essi vivono, per riscoprire il valore del singolo studente come futuro cittadino,
cosciente e consapevole del suo ruolo.

Territorio
CI IMPEGNIAMO per
• preparare dei progetti riguardanti almeno un’area o un bene culturale per regione, al fine di
recuperarlo, preservarlo e mantenerlo. Il nostro territorio, culla di beni culturali e “zone
verdi”, comprensive di beni confiscati alle mafie, molto spesso abbandonati, inutilizzati o non
correttamente adoperati, deve essere valorizzato, creando, inoltre, nuove possibilita’
lavorative nell’ambito turistico, delle risorse umane e dell’agricoltura;
• organizzare degli eventi che valorizzino le bellezze e le tradizioni del nostro territorio,
informando e coinvolgendo la cittadinanza. Il fine ultimo di questa rivalorizzazione sta nel
rieducare la società al rispetto del territorio e nel creare un più forte senso di appartenenza.
CHIEDIAMO che
• le Istituzioni amministrative italiane ed europee, alle quali presenteremo i nostri progetti, ci
ascoltino e rispondano in tempi utili con mezzi opportuni. L’operazione sarà supportata dal
nostro servizio, anche in collaborazione con eventuali altre associazioni;
• l’AGESCI favorisca i gemellaggi tra le comunità R/S d’Italia, proseguendo quanto cominciato
con la Route Nazionale, per promuovere una riscoperta del nostro Paese e per rafforzare il
senso di nazione.

Legalità
Riteniamo che vivere insieme sia un valore e che la legalità sia il primo passo per prendersi
cura dell’altro. Essa costituisce il fondamento dell’uguaglianza e della possibilità di aspirare al
benessere della collettività.
CI IMPEGNIAMO
• a osservare e comprendere il nostro territorio individuandone le problematiche relative
all’illegalità. Su tali temi è necessario maturare un proprio senso critico, cosi da prendere una
posizione consapevole. Sentiamo il bisogno di intraprendere nuove strade di
sensibilizzazione, al fine di abbattere il muro dell’omertà e di sradicare la cultura dell’illecito,
nell’interesse nostro e delle generazioni future;
• a collaborare con le istituzioni, in particolar modo locali, così da poter giungere a soluzioni
condivise e concrete, da realizzare coinvolgendo i cittadini e puntando a sviluppare un senso
di appartenenza e di fiducia nelle istituzioni.

CHIEDIAMO
• che gli organi dello Stato, gli enti territoriali, le organizzazioni religiose non siano coinvolti
in alcuna attività criminosa , che le ripudino senza indugio e che lottino come parte integrante
della comunità, per costruire una società dove la legalità sia regola e non eccezione. Lo Stato
in particolare deve incentivare tutte le forme di tutela nei confronti di chi prende posizioni
nette contro ogni forma di illegalità, corruzione, criminalità organizzata e mafie. E’ anche
compito dello Stato rieducare i condannati nel rispetto del senso di umanità, così da
permettere il loro reinserimento all’interno della società civile;
• alle istituzioni, alle associazioni, a tutti coloro che si occupano di istruzione, formazione
ed educazione di fornire strumenti efficaci per trasmettere i principi della Costituzione
e la cultura della legalità. Chiediamo dunque che venga realmente rispettato l’insegnamento
dell’educazione civica, con un’attenzione particolare ai temi della legalità. Noi per primi siamo
disponibili a sostenere questi impegni e a contribuire facendoci esempi coerenti e testimoni
credibili.

Cambio io, cambiamo insieme, cambiamo il mondo
CI IMPEGNIAMO
•  noi per primi a diventare persone solide e cittadini responsabili attraverso l’amarsi e il
migliorarsi, “armandoci” di curiosità, conoscenza e apertura mentale, sviluppando uno spirito
critico;
• a creare una comunità fondata sulla fratellanza per sconfiggere il pessimismo e la pas‐
sività della nostra società. Vogliamo essere testimoni attivi e capaci di proporre e realizzare
azioni concrete.

CHIEDIAMO
• a tutti di essere riconosciuti come una risorsa volenterosa e gratuita, affinché possiamo
costituire un modello da seguire;
• alle comunità che ci accompagnino con fiducia e ottimismo nel cambiare;
•  alle Istituzioni e alle Associazioni che ci “aiutino ad aiutare” promuovendoci, agevo‐
landoci semplificando le procedure, permettendoci così di sporcarci le mani;
• all’Agesci e alle Istituzioni di indire una “Giornata Nazionale del Servizio”

Informazione
CI IMPEGNIAMO
• ad essere informati per fare scelte consapevoli e ponderate, affinché il nostro prendere
coscienza abbia sempre un risvolto concreto;
• a utilizzare responsabilmente i mezzi a nostra disposizione, sia quelli tecnologici come
forum, blog, social network, web, sia quelli più tradizionali come veglie, eventi e con‐
fronti, per dare visibilità alle nostre esperienze ed ai nostri valori, senza dimenticare il
valore della testimonianza quotidiana;
• ad essere informatori incondizionati e a stimolare le relazioni tra il cittadino, il territorio e il
mondo della comunicazione, ponendo trasparenza ed oggettività come punti di
riferimento, con l’obiettivo di creare una “rete”;
• dunque, a diffondere la cultura dell’informazione affinché ognuno sviluppi il proprio
senso critico e mantenga uno sguardo attento sulla realtà.

CHIEDIAMO
• all’Agesci di mettere a nostra disposizione mezzi ed opportunità di comunicazione
(eventi, portali online, radio, giornali, televisione), affinché siano valorizzati i nostri im‐
pegni;
• al mondo dell’informazione di comunicare in modo più chiaro, diretto e trasparente e di
dare spazio, di racconto anche a realtà d’impronta positiva;
• al Ministero della Pubblica Amministrazione di introdurre attività didattiche di educazione
alla comunicazione, alla corretta informazione e al consapevole utilizzo delle nuove
tecnologie.

—> Amore
Desideriamo essere testimoni di un amore autentico e universale, non come mero uso del
corpo, ma come cammino fatto di rispetto, attenzione all’altro, dialogo aperto e sincero, visto
come via per aprirsi al mondo e andare oltre le sovrastrutture mentali (pregiudizi e
preconcetti). Desideriamo ridare il vero significato e la giusta collocazione all’amore, contro la
disgregazione sociale e familiare, perché vediamo la bellezza e la sfida della vita in famiglia
come opportunità per imparare ad amare.
Trasmettendo i nostri valori cattolici e scout, rifiutiamo l’idea della provvisorietà e crediamo
coraggiosamente che esista un amore per sempre, l’amore di chi costruisce una relazione e
cresce insieme giorno donandosi al Signore.

CI IMPEGNIAMO
• ad essere testimoni di un amore autentico ed universale e portare avanti valori di non
discriminazione e di accoglienza nei confronti delle persone di qualunque orientamento
sessuale;
• a vivere coraggiosamente e con serietà una scelta consapevole di amore autentico e
duraturo, considerando la famiglia (intesa come qualunque nucleo di rapporti basati
sull’amore e sul rispetto) come comunità primaria e strumento privilegiato di formazione ai
valori di apertura e convivenza dell’individuo nella società, senza discriminare persone che
hanno vissuto o stanno vivendo esperienze quali divorzio o convivenza.

CHIEDIAMO
• all’Agesci di allargare i propri orizzonti affinché tutte le persone ‐ indipendentemente
dall’orientamento sessuale ‐ possano vivere l’esperienza scout e il ruolo educativo con
serenità senza sentirsi emarginati. Chiediamo inoltre all’Agesci che dimostri maggiore
apertura riguardo a temi quali omosessualità, divorzio, convivenza, attraverso occasioni di
confronto e di dialogo, diventando così portavoce presso le istituzioni civili ed ecclesiastiche
di una generazione che vuole essere protagonista di un cambiamento nella società. A questo
proposito, chiediamo alla Chiesa di accogliere e non solo tollerare qualsiasi scelta di vita
guidata dall’amore;
• che l’Agesci non consideri esperienze di divorzio, convivenza o omosessualità invalidanti la
partecipazione alla vita associativa e al ruolo educativo, fintanto che l’educatore mantenga i
valori dell’integrità morale;
• alla Chiesa di mettersi in discussione e di rivalutare i temi dell’omosessualità, convivenza e
divorzio, aiutandoci a prendere una posizione chiara;
• che lo stato porti avanti politiche di non discriminazione e accoglienza nei confronti di
persone di qualunque orientamento sessuale, perché tutti abbiamo lo stesso diritto ad amare
ed essere amati e che questo amore sia riconosciuto giuridicamente affinché possa diventare
un valore condiviso.
• allo Stato di agevolare sia dal punto di vista economico che burocratico le pratiche di
adozione nazionale.

—> Lavoro
CI IMPEGNIAMO per
• cercare, cogliere e creare opportunità di formazione e di lavoro, al fine di costruire con
coraggio la nostra vita, valorizzando e rinnovando il territorio per far rifiorire il nostro Paese;
• uscire dalla spirale del mero guadagno; sostituire, forti dei valori della legge scout, la
cooperazione all’aggressiva competitività; concepire il lavoro come espressione della propria
vocazione e strumento per la realizzazione personale e comunitaria.

CHIEDIAMO
• alle Istituzioni di assicurare ai lavoratori di oggi e del futuro la possibilità di realizzare se
stessi con dignità e di contribuire allo sviluppo della società, riconoscendo e promuovendo il
valore di una meritocrazia fondata sulle pari opportunità e attraverso una burocrazia che sia
strumento, non ostacolo, per le nostre iniziative;
• che le istituzioni combattano con serietà e giustizia ogni tentativo di evasione fiscale, per
garantire un maggiore e più esteso equilibrio economico e sociale e poter investire
correttamente in favore della ricerca, dell’innovazione e dell’inserimento giovanile anche
rafforzando il legame tra istruzione e mondo del lavoro.

—> Chiesa
CI IMPEGNIAMO
• a vivere la Chiesa con spirito nuovo, consapevoli e curiosi nella ricerca della Verità.
Vogliamo essere coerenti testimoni dell’esempio di Gesù, mettendoci al servizio del prossimo;
• a essere parte attiva della Chiesa, denunciando ogni forma di Ingiustizia sociale e
combattendo l’indifferenza e l’omertà.
Consapevoli dell’importanza di questo compito, CHIEDIAMO ai Vescovi di essere limpidi e
trasparenti nelle loro posizioni, affinché siano per noi guida e sostegno.

CI IMPEGNIAMO
• ad affiancare la Chiesa nella formazione delle nuove generazioni, condividendo insieme ai
presbiteri, nostri compagni di strada, la testimonianza dell’essere cristiani;
• a essere membra vive del corpo della Chiesa, a vivere con senso di responsabilità all’interno
delle nostre comunità cristiane, per essere testimoni di una fede consapevole. In questo modo
abbiamo la possibilità di farci portavoce delle necessità dei giovani, cercando e costruendo un
dialogo con quanti presiedono le comunità;
• tramite un approccio positivo e fiducioso, a conoscere la Parola di Dio sulla quale si fonda la
Chiesa, comprendendone il messaggio e vivendolo coerentemente.

CHIEDIAMO
• di non essere giudicati rispetto al tipo di legame affettivo che viviamo, ma di essere aiutati
ad accettare noi stessi con tutti i nostri limiti e ad amare in modo autentico. Riconosciamo la
sessualità come compimento dell’amore, un’azione capace di legare profondamente i soggetti,
che scaturisce da sentimenti come l’affetto reciproco e la fiducia;
• alla Chiesa uno stile di vita sobrio ed essenziale, coerente con il messaggio del Vangelo;
• che venga attribuito alle donne e ai laici un ruolo sempre più attivo all’interno della Chiesa;
• alla Chiesa un rinnovamento nel percorso di avvicinamento e preparazione ai sacramenti,
affinché la fede non sia solo un’abitudine, ma una scelta libera e consapevole;
• ai Vescovi di essere aperti all’ascolto della capacità che ha il Popolo di Dio di esprimere ciò
in cui crede. CHIEDIAMO che essi siano promotori di queste esigenze, per generare un modo
genuino di presiedere nel servizio alla comunità cristiana. CHIEDIAMO, in questa ottica di
confronto, che il linguaggio utilizzato sia semplice e meno formale, affinché sia apprezzabile
per noi;
• ai Vescovi di avere fiducia nella coscienza delle persone, che nasce da una consapevolezza
cattolica, specialmente in ambiti in cui essi adottano delle posizioni che si discostano dal
sentire comune, quali la sessualità, il valore della vita e il ruolo delle donne nella Chiesa.

—> Emarginati
Vediamo l’emarginazione come una violazione della dignità umana, aggravata dall’indiffe‐
renza rispetto ad essa.

Immigrati
CI IMPEGNIAMO
• per favorire lo scambio e il rispetto tra culture mediante laboratori, momenti di confronto e
attività ricreative, agendo direttamente su territorio e mettendo a disposizione il nostro
tempo e la nostra voglia di servizio in attività di accoglienza.

CHIEDIAMO
• alle istituzioni nazionali ed europee e alla Chiesa che i migranti siano messi nelle condizioni
di lavorare dignitosamente e legalmente, di studiare, di divenire parte integrante della
società;
• all’Unione Europea lo snellimento delle procedure burocratiche e che inoltre venga
revisionato il trattato di Dublino, chiedendo un’omogenizzazione delle politiche di accoglienza
e di integrazione, un’apertura di nuovi canali di immigrazione legali e sicuri;
• alle Istituzioni italiane di abolire i CIE in Italia e aumentare i finanziamenti, rendendoli
diretti, al fine di creare laboratori e attività di tipo educativo e formativo, anche dal punto di
vista del lavoro;
• alle Istituzioni l’utilizzo di servizi e strutture adeguate per realizzare progetti di integrazione
per giovani e bambini all’interno della scuola;
• alle Istituzioni di concedere la cittadinanza a chi nasce in territorio italiano o a chi termina
un determinato ciclo di studio/lavoro;
• allAgesci la creazione di una pattuglia nazionale per l’immigrazione per una coordinazione
interna fra le varie comunità R/S, che possa occuparsi dell’informazione (social network) e
possa rappresentare un’interfaccia tra il mondo scout e le altre associazioni e istituzioni;
• alla Chiesa e alle istituzioni di concedere luoghi adatti alla preghiera e alla professione delle
diverse religioni.

Senzatetto
CI IMPEGNIAMO
• a restituire dignità alle persone senza fissa dimora tramite politiche sociali che rendano la
vita di strada una scelta e non una necessità;
• a distribuire sorrisi e regalare umanità, talvolta più necessari degli alimenti stessi.

CHIEDIAMO
• la possibilità di riutilizzare nelle mense alimenti scartati dai supermercati;
• di riqualificare spazi ed edifici (pubblici ed ecclesiastici) inutilizzati o abbandonati per dare
una casa a chi ne ha bisogno, evitando fenomeni di ghettizzazione.

Carcerati
CI IMPEGNIAMO
• a farci portatori di una cultura della legalità, entrando direttamente nelle carceri con azioni
concrete di servizio per valorizzare la dignità umana dei detenuti;
• a farci portatori di un’immagine nuova del carcerato, priva di pregiudizi, così da semplificare
il reintegro in società.

CHIEDIAMO
• una maggiore efficienza della giustizia riparativa e rieducativa, garantendo un’assistenza di
tipo psicologico e spirituale;
• allo Stato di risolvere con estrema urgenza il problema del sovraffollamento delle carceri,
attraverso l’applicazione di pene alternative, come l’affidamento ai servizi sociali o gli arresti
domiciliari ‐ specie per i reati minori ‐ e mediante provvedimenti più forti per il reinserimento
degli ex detenuti, allo scopo di evitarne la recidiva,
• che vengano migliorate le strutture e i servizi all’interno delle carceri, nella fattispecie quelle
minorili, integrate con una possibilità di formazione accademica e professionale per garantire
un reinserimento produttivo nel tessuto sociale, oltre a una vera e propria rieducazione alla
cittadinanza attiva.

Disabili
CI IMPEGNIAMO
• ad essere sentinelle, denunciando situazioni di emarginazione a difesa della dignità dei
disabili, esportando il nostro modello di impegno sociale, vincendo l’indifferenza, il
pregiudizio e l’ignoranza attraverso la testimonianza diretta e l’incontro;
• a conoscere tutte le realtà di assistenza alle disabilità psicofisiche presenti sul territorio.

CHIEDIAMO
• alle istituzioni di rendere ufficiale il LIS;
• all’Agesci l’istituzione di corsi di formazione per i capi che si trovano a gestire nel pro‐
prio gruppo situazioni di disabilità, per far vivere al meglio l’esperienza dello Scoutismo
a tutti i ragazzi e alle loro famiglie;
•  l’abbattimento delle barriere architettoniche, affinché anche i disabili possano muoversi
liberamente nelle loro città, poiché è da lì che nasce la loro autonomia;
• alle istituzioni di potenziare gli ambienti dove si sviluppano le opportunità lavorative e
costruttive per persone con disabilità psicofisiche;
• di potenziare i servizi già esistenti di insegnanti di sostegno, affinchè collaborino con la
classe e i genitori a un progetto di crescita, conoscenza e confronto.

Vittime di dipendenza
CI IMPEGNIAMO
• a porci come un modello educativo, capace di sensibilizzare la società di cui facciamo
parte ad assumere stili di vita sani e privi di ogni forma di dipendenza (droghe, alcol,
fumo, gioco d’azzardo, tecnologia);
• a evitare ogni forma di discriminazione e pregiudizio, agendo in prima persona a supporto
delle comunità di recupero.

CHIEDIAMO
• alle istituzioni maggiori controlli e campagne di informazione mirate al recupero ed al
reinserimento dei soggetti a rischio dipendenza all’interno della società;
• una maggiore pubblicizzazione dei mezzi già esistenti a supporto della rieducazione dei
tossicodipendenti, volta a un effettivo e reale inserimento degli stessi nella società.

Anziani
• Dopo esserci resi conto, tramite il servizio offerto a gruppi emarginati della popolazione, che
una parte consistente di questi è costituita da anziani soli;

Cl IMPEGNIAMO
• a metterci al loro servizio con affettuosa attenzione ai bisogni che manifestano, consapevoli
del tesoro della loro esperienza;

CHIEDIAMO
• agli enti locali, civili ed ecclesiastici, di non essere indifferenti alle loro carenze fisiche ed
affettive, tramite un’assistenza domiciliare strutturata e puntuale in collaborazione con altre
associazioni.

Prostituzione
Cl IMPEGNIAMO
• a informarci e a informare riguardo la condizione di queste persone, che nella maggior
parte dei casi si ritrovano in un paese straniero, sole, ingannate e senza alternative;
•  a vincere i pregiudizi e a ridare valore e dignità a chi troppo spesso è considerato come
un semplice oggetto di divertimento, pregiudizi che spingono a voltare le spalle a chi
non riesce a uscire da questo vortice.

CHIEDIAMO
• alle istituzioni di farsi maggiormente carico del problema, al fine di tutelarne dignità e
sicurezza;
• a tutti i cittadini italiani ed europei di essere responsabili delle loro parole e azioni e di
eliminare i luoghi comuni che caratterizzano la figura della donna.

—> Ambiente
Siamo consapevoli del fatto che le risorse della nostra Madre Terra non sono infinite e che i
limiti che noi, come figli, dobbiamo mantenere sono stati superati da tempo. E’ nostro dovere
dunque operare per ridurre gli effetti della crisi climatica che abbiamo causato, rientrando nei
limiti della sostenibilità.
Vogliamo ripristinare l’equilibrio con il pianeta che ci ospita, in modo da .rmettere alle
generazioni attuali e future di vivere in un mondo più sostenibile.
Per questo:
CI IMPEGNIAMO a
• Scegliere uno stile di vita sobrio nella nostra quotidianità e nella vita scout, basato sui
principi del consumo critico qualitativo e quantitativo (commercio equo, a Km O, cambuse
critiche, G.A.S., LIBERA…), e testimoniarlo attivamente ai cittadini del nostro territorio
(quartieri, scuole, parrocchie, gruppi scout), avendo il coraggio di denunciare e contrastare le
illegalità con cui siamo troppo abituati a convivere;
• Essere promotori delle bellezze del nostro territorio, creando nuove reti di comunicazione, e
a valorizzare la ricchezza della nostra terra, senza abusare delle sue risorse e prediligendo le
energie rinnovabili. Mettiamo inoltre a disposizione il nostro servizio per sopperire a
eventuali limiti burocratici ed economici.
CHIEDIAMO
• Alle istituzioni italiane di valorizzare il territorio, il patrimonio artistico e culturale, e di
rendere accessibile a tutti la grande varietà floristica, faunistica, storica e archeologica che ci
circonda, attraverso:
‐ l’istituzione di nuovi parchi e riserve naturali per tutelare e conservare la biodiversità;
‐ la conversione con fini sociali ed economici degli eco‐mostri e degli edifici abusivi
abbandonati sul nostro territorio, impedendone la nascita;
‐ il sostegno alla ricerca e all’utilizzo di energia pulita attraverso nuovi impianti di produzione
che non danneggino l’ambiente naturale, ma diventino fonte energetica di tutti gli edifici
pubblici;
‐ un’azione di forte educazione (nelle scuole, quartieri, città…) volta a istruire i cittadini su
quanto sia fondamentale l’opera di riciclo, risparmio e riutilizzo, fatta attraverso la
valorizzazione dei rifiuti (metodi di remunerazione per lo smaltimento, riduzione degli
imballaggi per prodotti di utilizzo quotidiano, raccolta differenziata in tutti i locali pubblici);
‐ incentivare le industrie che rispettano i principi dell’ecosostenibilità, controllare quelle già
esistenti e rendere impossibile il ricatto al diritto al lavoro ed alla salute.
• Al mondo dell’associazionismo di seguire il nostro esempio e di collaborare
nell’informazione e nella sensibilizzazione riguardo ai temi dell’ecologia, del consumo critico
e della valorizzazione del territorio.

San Rossore, 9 agosto 2014
Gli alfieri del Consiglio Nazionale R/S

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