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Il baratto: un nuovo modello di vita?

Pubblicato il 16 settembre 2013 da redazione

Mercado de TruequeLa prima settimana che la mia famiglia iniziò la raccolta differenziata, fu uno sfacelo.

Le nostre certezze vacillarono, letteralmente: personalmente cominciai a chiedermi osservando gli oggetti per strada: “Questo chissà in che bidone andrà!”

Già, una piccola routine quotidiana che rappresenta una vera e propria rivoluzione.

Acquistammo maggior consapevolezza: vedere tutte le bottiglie e gli imballaggi in plastica, ammonticchiati in un angolo ci fece rendere conto della loro artificialità.

Un secondo “sconvolgimento” della nostra quotidianità fu fare i conti della spesa, in tempi di crisi.

Non siamo mai stati persone da piatto precotto (seppure le diatribe sulla loro squisitezza si siano sprecate!), ma cominciammo a riservare una serie di piccole attenzioni a prodotti che fino a poco tempo prima, acquistavamo frettolosamente tornando a casa. Un esempio? Cominciammo a farci il pane da soli: sorprendentemente, era di qualità migliore, costava meno e ne mangiavamo persino di meno!

Preparammo le pappe al cane e ricominciammo a fare dolci in casa! L’obiezione più ovvia: “Sì, ma ad avere il tempo si fa tutto!”

Non c’è scusa più ridicola: era sufficiente dividersi i compiti e i lavori di casa venivano debellati in soli 30 minuti!

Anche il modo di fare la spesa era cambiato: iniziammo a comprare prodotti più semplici ma con una durata maggiore, e in quantitativi maggiori, così da evitare di andare al supermercato ogni due giorni, perché “mancava qualcosa”.

Mercado de Trueque_2Dove voglio arrivare? Bene, amalgamate riciclo e risparmio in un’unica idea: ecco a voi il Mercato del Baratto (Mercado de Trueque).

L’idea nasce dal Dipartimento per l’Ambiente di Città del Messico, una delle più grandi e popolose città del mondo, che nel Dicembre 2011 è stata costretta a chiudere la discarica a cielo aperto di Borgo Poniente. Discarica che gestiva 1430 tonnellate di rifiuti al giorno, contro le 12 000 prodotte, quotidianamente, dalla città.

Se educare una famiglia è difficile, provate a immaginare quasi nove milioni di abitanti!

Ed ecco l’idea dell’amministrazione locale: educare la popolazione, barattando rifiuti in cambio di cibo.

Il mercato del baratto

Come funziona? I cittadini portano i loro rifiuti, da un minimo di un chilo a un massimo di dieci presso il mercato e questi vengono “selezionati” da alcuni volontari, provenienti dalla divisione del Centro di educazione ambientale, incaricati anche di istruire la popolazione sulle norme del riciclo. Più cose ricicli, più punti acquisisci!

Le categorie sono: carta, vetro, plastica, cartone, PET, alluminio, tetrapak e lattine di alluminio, cui si sono aggiunti alcuni dispositivi elettronici (divisi in generici, cavi e dispositivi mobili). Ad ogni categoria corrisponde un equivalente prezzo al chilo, per esempio portando n chilo di vetro si avranno 3 punti con cui acquistare.

punti verdiI rifiuti vengono, quindi, scambiati con dei punti verdi (creati appositamente per l’iniziativa), che gli utenti potranno utilizzare per “acquistare ” formaggi, dolci e soprattutto frutta e ortaggi, provenienti dalle aziende locali e precedentemente pre-acquistati dall’amministrazione, per un prezzo superiore rispetto a quello di mercato.

L’iniziativa si tiene ogni quarta domenica del mese, si svolge dalle 8 alle 13 del pomeriggio ed ha avuto talmente tanto successo che le code iniziano già a partire dalle sei del pomeriggio, per un totale di 2500 persone a edizione,121 tonnellate di rifiuti raccolti dall’inizio del programma e 60 tonnellate di prodotti distribuiti.

Non solo, dal momento che verso metà mattinata i banchi sono già stati totalmente depredati, gli organizzatori hanno dovuto rilasciare dei buoni da barattare presso le stesse aziende agricole.

Il programma ha dimostrato di essere efficace, non solo per il notevole contributo nell’educazione al riciclo, ma anche perché ha permesso di sostenere e incentivare le piccole realtà agricole locali, tanto che l’amministrazione ora punta ad aprire diversi nuovi “punti di baratto” in tutta la città.

Seppure i rifiuti raccolti attraverso il programma rappresentino solo una piccola parte della quantità prodotta quotidianamente, motivo per il quale l’amministrazione ha provveduto a incrementare il numero dei bidoni per il riciclo lungo le strade, certamente Città del Messico ha dimostrato che talvolta stimolando a risolvere un problema, è possibile risolverne due!

Roomize logoBarattiamo la stanza

Eppure credo che un’attenzione particolare meriti proprio il ritorno a un sistema di scambio tanto semplice quanto antico. Lo dimostrano due progetti fondati essenzialmente sul baratto ma nell’ambito dell’ospitalità.

Il primo avviato a gennaio 2013 e che da allora ha avuto una rapidissima crescita, è Roomize. Gli utenti non sono “persone comuni”, bensì titolari e direttori d’albergo, seppure un nuovo progetto dei fondatori sia proprio quello di aprire il network anche a tutti gli altri professionisti del settore alberghiero. Il principio è quello di barattare camere d’albergo, in un’ottica di condivisione, scambio di idee e aggiornamento professionale. Il network si è trasformato in un fenomeno internazionale, tanto che ad oggi gli alberghi iscritti spaziano dalla Nuova Zelanda alla Birmania, dall’Indonesia alla Norvegia.

settimana del barattoPiù vicino, invece, agli utenti comuni è l’iniziativa “La settimana del baratto”, ormai alla sua quarta edizione, che si svolgerà dal 18 al 24 Novembre (www.settimanadelbaratto.it). Gli utenti interessati hanno tre opzioni: scegliere la località cui si è interessati e il relativo B&B aderente, quindi proporre il proprio baratto, che potrà consistere in un oggetto o in un servizio. Oppure, consultare la Lista dei Desideri dei B&B in cerca di qualcosa che si è in grado di barattare (le proposte sono le più disparate, dalla traduzione di siti Internet a piccoli lavori di manutenzione). Infine, proporre la propria offerta di baratto ed essere, quindi, contattati dagli eventuali gestori interessati.

Vi ho incuriositi? Ebbene, sappiate che l’iniziativa ha avuto talmente tanto successo da trasformarsi in un programma permanente, BararttoBB (www.barattobb.it).

Forse si tratta della prova che, in un mondo orientato sempre più verso l’egocentrismo e l’egoismo, stanno nascendo e rafforzandosi tendenze sempre più contro-correnti, alla riscoperta della solidarietà e della sussidiarietà.

di Giulia Pavesi

 

Linkografia:

http://rispendo.corriere.it/2013/06/28/baratto-camere-dalbergo-nel-mondo-su-roomize/

http://www.bed-and-breakfast.it/settimana-del-baratto.cfm

http://www.lastampa.it/2012/11/03/blogs/voci-globali/citta-del-messico-mercato-del-baratto-per-stimolare-il-riciclaggio-k92vhISlZTCPcczUVsp8zO/pagina.html

http://www.ilpost.it/2013/07/22/mercato-baratto-rifiuti-messico/

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