Categoria | Big City, Green

Verde verticale e sostenibilità ambientale

Pubblicato il 05 maggio 2013 da redazione

verde-genericoPasseggiando per le città il nostro sguardo si sta abituando sempre più alla vista di tappeti verdi che, al posto di estendersi orizzontalmente come prati, ricoprono le facciate verticali degli edifici.

Il tema del verde verticale, negli ultimi anni, si sta affermando sempre di più, fino al punto da diventare elemento architettonico costante negli edifici, sia per i nuovi fabbricati sia per interventi di ristrutturazione. E’ solo una tendenza decorativa del momento o c’è qualcosa di più? Non si tratta soltanto di valore estetico distintivo dell’architettura, ma anche di sostenibilità ambientale, un connubio tra la natura e il costruito.

Il continuo consumo di suolo cittadino accresce la necessità di presenza di verde, che trova sempre più spazio, non solo nei parchi, nei giardini e aiuole, ma anche sulle pareti di case, uffici e centri commerciali, quale tecnica innovativa contro l’inquinamento.

La realizzazione di una parete verde è il frutto di sperimentazioni di materiali e tecnologie eco-sostenibili che apportano molteplici benefici e risparmi, sia di tipo energetico sia di tipo sanitario:

– miglioramento della qualità dell’aria e depurazione con conseguente diminuzione di CO2

– difesa del suolo

– conservazione della biodiversità

–  protezione dell’involucro edilizio dagli agenti atmosferici e dall’infiltrazione della pioggia

– miglioramento del bilancio termico dell’edificio con conseguente diminuzione del surriscaldamento estivo e scudo naturale nel periodo invernale

– miglioramento dell’inquinamento acustico

– riduzione dei consumi energetici e miglioramento del microclima circostante

– riduzione delle malattie dell’apparato respiratorio.

Anche da punto di vista psicologico l’aumento del verde in città coinvolge positivamente gli aspetti sensoriali dell’individuo, trasmettendogli piacevoli sensazioni, minor stress e maggiori frescura nei mesi più caldi.

verde-generico 2Tipologie di verde verticale

Esistono due tipologie di verde verticale:

–  tradizionale “Rampicante”, ormai consolidata da diversi anni, che sfrutta la capacità delle piante di aggrapparsi a strutture di appoggio

– dei “Giardini Verticali”, più recente, che consente di innestare nella parete piante che generalmente si trovano nei nostri giardini.

Per realizzare una buona parete verde è fondamentale un’attenta progettazione, che sappia coniugare gli aspetti architettonici a quelli botanici, partendo dalla scelta del rivestimento vegetale e del sistema di fissaggio, fino all’impianto di irrigazione e drenaggio.

I principi per ottenere un risultato efficace sono:

–         analisi climatica e delle condizioni ambientali

–         scelta accurata delle essenze arboree

–         sistemi di sostegno

–         gestione idrica

–         esposizione solare

–         manutenzione e costi di gestione

Tra le molteplici architetture verdi verticali la città e la Provincia di Milano annoverano due casi esemplari:

Rozzano(1)Il “Vertical Garden”, Centro Commerciale Fiordaliso, Rozzano

Il “Vertical Garden”, progettato dall’architetto Francesco Bollani, in collaborazione con il botanico paesaggista Patrick Blanc, è stato installato sulla parete sud del Centro Commerciale Fiordaliso di Rozzano, alle porte di Milano. Con i suoi 1.262,85 mq, 200 essenze e 400 piante, raggiunge il Guinnes dei Primati delle pareti verdi sinora realizzate superando gli 844 mq del Giardino verticale di Madrid. Questa “seconda pelle” rappresenta un valido esempio di continuità tra lo spazio esterno agricolo e l’edificio, nonché di efficienza energetica dell’involucro edilizio.

Il “Bosco verticale”, Porta Nuova, Milano

Il “Bosco verticale” dello Studio Boeri sarà il primo grattacielo ecologico di Milano. Il progetto, composto da due torri di 110 e 70 metri, inserite nel progetto di Porta Nuova – ai margini del quartiere Isola – è in fase di realizzazione e sarà ultimato per l’Expo 2015.

Bosco-vert-MIIl Bosco ospiterà 900 alberi, alti fino a 9 metri, oltre a numerosi arbusti ed essenze floreali, il corrispettivo di una superficie boschiva pari a circa 10.000 mq. E’ un progetto di riforestazione metropolitana verticale, avente l’obiettivo di creare un microclima e migliorare il comfort abitativo. Il bosco avrà le proprietà di raffrescare gli ambienti fino a 2,5 gradi in meno, filtrare le polveri sottili e proteggere dall’irraggiamento.

Il progetto punta inoltre al recupero dell’energia attraverso una superficie di 500 mq di pannelli solari fotovoltaici, sistemi che sfruttano l’energia geotermica e funzione di barriera contro l’inquinamento acustico.

di Annamaria Rivolta

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