Categoria | Big City

Progettare strade per la gente, non solo per chi viaggia su gomme

Pubblicato il 03 ottobre 2013 da redazione

Foto 1Ogni giorno a San Francisco tre pedoni sono investiti da auto. Le nostre strade dovrebbero essere progettate più sicure di così; noi pensiamo che questo processo di miglioramento possa anche arricchire la nostra esperienza urbana.

Nel progetto “Walk San Francisco” ispirato dal concorso “Good Design” del Centre for architecture and design, vogliamo trasformare le infrastrutture di ogni giorno per soddisfare entrambi gli obiettivi.

Come sarebbe se potessimo considerare le strade come uno “spazio pubblico inesplorato”?

Un parco, addirittura, che premia e migliora la vivibilità nelle aree urbane ad alta densità?

A questo punto potremmo considerare le nostre strade come tessuto connettivo con destinazione in se stesse piuttosto che semplici strade da percorrere per andare da qualche parte.

Ci siamo ispirati a questa idea visionaria quando “Walk San Francisco” ci ha chiesto di riconsiderare l’intera estensione del ciglio del marciapiede; infatti estendere il cordolo significa ampliare i marciapiedi stessi per il passaggio e attraversamento pedonale,  al fine di un agevole attraversamento di una zona considerata comunque parte della strada rendendo i pedoni più visibili agli autisti.

Foto 2Il primo scopo è la modifica ed estensione del ciglio  della strada, con lo scopo di proteggere i pedoni che si trovano nelle zone più pericolose. Una protezione simile può contenere al suo interno piante e panchine, favorendo uno nuovo spazio pubblico. Ci siamo resi conto che introducendo questi elementi infrastrutturali, intersecando la rete stradale alle zone verdi, si favorisce la sicurezza pedonale, creando, altresì, una linea verde collegata con i parchi locali, per dare significato ed espressione al progetto cittadino per la comunità.

Per avere una verifica di ciò abbiamo monitorato sei blocchi di Divisadero Street, tra Hoack e Fulton. Abbiamo scelto Divisadero in quanto zona in via di espansione pedonale e scorrimento veloce con pericolose zone di attraversamento.

Non molto lontano troviamo Panhandle e Alamo Square, due parchi che, se collegati, potrebbero rinvigorire e mettere in sicurezza l’assetto stradale di Divisadero Street. In un più ampio contesto della città, questa rete può svilupparsi fino alle strade principali ed estendersi ampiamente per creare connessioni verdi fino ai parchi.

Divisadero StreetNel progetto lungo ciascun camminamento ogni intersezione ha un ciglio che, innalzato al fine della piantumazione alternata a panchine, crea protezione per i pedoni e un nuovo assetto dello spazio pubblico.

Un passaggio, poi, porta verso la strada, nella quale si segnala che il transito è consentito sia ad automobili sia a pedoni.

Questa striscia mediana ha il fine di creare un allacciamento fisico dalla strada alle successive intersecazioni, che, proseguendo con una costante piantumazione, collega le strade con i parchi adiacenti. Tutto ciò è un bene comune la cui sistemazione e cura verrà seguita da personale e macchinari specifici.

Ogni variazione potrà essere realizzata a seconda dello sviluppo che la città può assumere nel corso degli anni, ogni volta se ne avrà l’occasione.

Questo progetto parte osservando qualcosa che raramente notiamo, un semplice ciglio, e che chiede di fare di più. In modo specifico, come potremmo introdurre sistemi naturali dentro le infrastrutture in modo da creare uno spazio pubblico più sicuro, comune a tutti e anche non commerciale? Insomma, una città a misura d’uomo?

Dall’articolo “Designing Streets for People, Not Just Cars”, pubblicato da “Good is” il 23 Settembre 2013.

di Jessica Ghezzi

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