Categoria | Politica-Economia

Per un Trattato di Interdizione delle Armi Nucleari

Pubblicato il 07 novembre 2016 da redazione

 

no alle armi nucleari

 

Il 27 Ottobre 2016 : un voto “storico” all’ONU

Ecco il risultato “storico” al First Committee dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, che è stato espresso il 27 ottobre scorso, verso le ore 18, quando si è votato per l’apertura di negoziati per un Trattato d’Interdizione delle armi nucleari nel 2017.

Presenti Beatrice Fihn direttrice esecutiva della Campagna ICAN, Tim Wright direttore di ICAN per la regione Asia-Pacifico, Ray Acheson direttrice della missione « Reaching Critical Will » del movimento WILPF.

A seguito delle Conferenze di Oslo (2013), Nayarit e Vienna (2014) sulle conseguenze umanitarie di una guerra nucleare e al “Gruppo di lavoro a composizione aperta” (Open Ended Working Group) in seno all’ONU a Ginevra (Febbraio-Agosto 2016), con la missione di elaborare “delle misure legali concrete ed efficaci, delle disposizioni legali e delle norme per realizzare e mantenere un mondo senza armi nucleari”, il “First Commettee” dell’Assemblea Generale dell’ONU (New York), il 27 Ottobre 2016, ha votato ad una maggioranza del 76% (123 voti favorevoli, 38 contrari e 16 astensioni), l’apertura di negoziati per un Trattato di Interdizione delle armi nucleari nel 2017 (la Conferenza si svolgerà dal 27 al 31 Marzo e dal 15 Giugno al 7 Luglio 2017 alle Nazioni Unite a New York)

Si tratta di una vera e propria “rivolta” degli Stati non dotati di armi nucleari, di fronte all’inaccettabile inerzia pluridecennale nel processo di disarmo e, peggio ancora, alla continua modernizzazione dei loro armamenti da parte degli Stati nucleari !

Con questa rivolta globale, gli Stati non dotati d’armi nucleari (sono soprattutto Stati del Sud, dell’America Latina e dell’Africa, ma anche del Nord, come l’Austria e l’Irlanda), hanno voluto dire : “dopo quasi mezzo secolo di inganni e d’ipocrisia da parte degli « Stati dotati », nel quadro del Trattato di Non Proliferazione : ora basta ! Quando è troppo è troppo ! ”

 

paesi votanti

 

In questo voto sono anche apparsi alcuni altri fatti interessanti e importanti :

Una « frammentazione » dell’insieme dei 9 Stati dotati d’armi Nucleari, infatti :

  •       5 Stati hanno votato « contro » : gli USA, la Russia, il Regno Unito, la Francia e Israele (cio’ che che rappresenta in totale
  •       l’8% della popolazione mondiale)
  •       3 Stati si sono astenuti : la Cina, l’India e il Pakistan (cio’ che rappresenta in totale il 36% della popolazione mondiale)
  •       1 Stato ha votato « per » : la Corea del Nord !!!  

Una « fissurazione » in seno alla NATO, grazie alla «disobbedienza» dell’Olanda, a fronte del dispiegamento impressionante dell’insieme degli stati della NATO, sotto il « dominio » degli USA, e degli altri loro alleati (Australia, Corea del Sud e Giappone).

Inoltre è importante segnalare che il voto del 27 ottobre alle Nazioni Unite a New York è stato preceduto di poche ore da un altro voto al Parlamento Europeo di una risoluzione in favore appunto di un’apertura di negoziati nel 2017 per un Trattato Internazionale di interdizione delle armi nucleari, e questo con una maggioranza del 77% (415 voti favorevoli, 124 contrari et 74 astensioni).

Una « frattura » si è quindi prodotta tra il Parlamento Europeo da un lato e una gran parte dei Governi Europei dall’altro. Cio’ riguarda in particolare l’Italia, il cui Governo all’ONU (New York) ha votato “contro” la risoluzione in favore di un Trattato di interdizione delle armi nucleari, mentre l’europarlamentare PD Brando Benifei a Strasburgo ha votato in favore di un tale Trattato, chiedendo all’alto rappresentante dell’Unione Europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Federica Mogherini, di “lavorare attivamente alla preparazione della conferenza nel 2017, convocata per negoziare uno strumento legale per l’abolizione delle armi nucleari”.

 Infine, alle obiezioni sollevate dagli Stati contrari ad un Trattato Internazionale di Proibizione delle Armi Nucleari, che pretendono che un tale Trattato sarebbe « inutile », « prematuro », « fautore di divisioni », « controproducente », « rischioso », ecc, vorrei rispondere con quanto già dicevo in un mio precedente articolo, e cioè che la finalità di un Trattato Internazionale di Interdizione delle Armi Nucleari non è, in un primo tempo, quella di ottenere l’adesione degli Stati dotati di armi nucleari (o dei loro alleati), ma quella di stabilire un nuovo quadro giuridico nel quale si porrà necessariamente ogni ulteriore negoziato in vista dell’eliminazione effettiva di queste armi. In effetti, non si tratterà più di negoziare su delle armi “semplicemente” molto più potenti delle altre, ma di negoziare su delle armi rese ILLEGALI da un Trattato Internazionale d’interdizione di tali armi mostruose.

Inoltre un tale Trattato, che stigmatizza anche il solo possesso delle armi nucleari, non mancherebbe di cambiare, anche radicalmente, il modo in cui le armi nucleari sono ancora sovente percepite dall’opinione pubblica, da responsabili politici, da ricercatori, da operatori industriali, economici e finanziari e … da militari !

Infatti le armi nucleari, queste armi assolutamente disumane, non possono in alcun modo garantire la sicurezza di alcuni Stati contro tutti gli altri Stati, ma costituiscono una minaccia immensa per tutti !!!

Ovviamente un Trattato di Interdizione delle armi nucleari non provocherà la loro immediata e totale eliminazione, ma innanzitutto costituirà un’ottima base per gli ulteriori negoziati a tale scopo, ed in seguito avrà come funzione quella di garantire l’irreversibilità di un disarmo nucleare totale.

Chiaramente il lavoro che rimane da compiere è ancora enorme, e certo non facile, ma indispensabile, e sarà la responsabilità di ogni cittadino del mondo.

Luigi Mosca

 

logo-ans

Lascia un commento

Advertise Here

Foto da Flickr

Guarda tutte le foto

Advertise Here

LINK