Categoria | Cultura

La storia dell’albero di Natale

Pubblicato il 24 dicembre 2013 da redazione

albero di natale

Le origini dell’Albero di Natale sono piuttosto controverse. Infatti, se da un lato è ormai pacifico che l’albero natalizio non è una tradizione cristiana, meno chiari sono i particolari riguardo la sua nascita.

Sicuramente, la figura dell’albero era già comune a moltissime culture, dall’India alle popolazioni europee come simbolo di rinascita, ancor prima della nascita del cristianesimo. Ma non è questo il significato con cui l’albero è entrato nella nostra tradizione.

Leggenda o storia: è davvero importante?

Pare che già i Romani decorassero le proprie case con rami di pino o altre sempreverdi alle Calende di Gennaio.

I Celti dal canto loro consideravano questi alberi “magici” perché capaci di sopravvivere e non perdere le foglie nemmeno nei mesi più rigidi, decorati con frutti come auspicio di fertilità per la primavera.

Non solo! Presso questo popolo era celebrato il fuoco di gioia, un antenato del nostro ceppo di Natale.

Si trattava di un rito legato alla fertilità, per cui dal solstizio d’inverno fino al 6 gennaio veniva fatto bruciare un ceppo di quercia, a simboleggiare la fine dell’anno passato (il ceppo che brucia) e la luce dell’anno futuro (le scintille di fuoco), dopodiché le sue ceneri venivano sparse nelle campagne per renderle più fertili e propiziare il raccolto.

addobbi 2

Fu quando i missionari cristiani raggiunsero le regioni scandinave che la figura dell’albero decorato fece il suo ingresso nella tradizione cristiana, in particolare in quella germanica con gli Adam und Eva Spiel, ossia rappresentazioni dei misteri, testimoniate anche da una miniatura salisburghese del 1489.

Si trattava di giochi medievali religiosi, celebrati proprio il 24 dicembre, in cui veniva riprodotto nelle chiese e nelle cattedrali il paradiso terrestre, addobbando alberi da frutto (chiamati “alberi del paradiso”) dapprima con mele, a simboleggiare il peccato originale, e con ostie, non consacrate e simboli dell’Eucarestia (poi diventati nella tradizione pagana dolcetti di Natale), e successivamente con fiori di carta, datteri e noci (come testimonia una Cronaca di Brema del 1570).

Riproducendo l’episodio del peccato originale, l’albero avrebbe dovuto essere un melo, ma essendo spoglio per l’inverno venne sostituito con l’ abete, scelto oltre che per la valenza magica che aveva nei popoli nordici, anche per il suo significato simbolico: l’abete  rappresentava la Vita eterna che il cristianesimo porta nei cristiani e la speranza della resurrezione.

Anche qui i riferimenti storici sul luogo esatto della nascita dell’albero di Natale sono pochi, senonché è la città di Riga ad autoproclamarsi con una targa in otto lingue una delle sedi del primo albero di Natale, addobbato nella città nel 1510.

Ma se in un primo momento, l’albero di Natale era essenzialmente una celebrazione pubblica, fu a partire dalla fine del XVII e per tutto il XVIII secolo che questa tradizione diventò un momento familiare, diffondendosi in tutte le principali città della Renania ed entrando addirittura nella letteratura dell’epoca, come testimonia l’opera  I dolori del giovane Werther di Johann Wolfgang Goethe, e lo stesso autore testimoniò di aver visto il suo primo albero di Natale a Lipsia nel 1767.

palle di natale 3

Inoltre, sempre nelle regioni tedesche nacquero i primi “moderni” addobbi natalizi: essendo diffusa l’arte vetraria, vennero aggiunte all’albero di Natale palle di vetro colorato e nacque l’uso delle candele (ora sostituite dalle lucine elettriche!), a simboleggiare Cristo come luce del mondo.

Una leggenda spiega, invece, l’ingresso delle palle colorate nella tradizione natalizia narrando di un’artista di strada, un giocoliere, che a Betlemme nella notte dell’Avvento non avendo nulla da offrire al piccolo nato, offrì le sue arti, facendo ridere il Bambino.

Le palle di Natale servirebbero quindi a ricreare e ricordare l’allegria di allora!

Ma come arrivò la tradizione dell’albero di Natale in Italia?

Inizialmente, i cattolici consideravano l’albero di Natale una tradizione pagana perciò fu solamente nella seconda metà del 1800 che il famosissimo abete natalizio fece  la sua comparsa nel Bel Paese, per volere della Regina Margherita (prima regina d’Italia e moglie di Umberto I di Savoia) che, seguendo la moda dell’epoca dei salotti europei, ne fece allestire uno nel salone del Quirinale, allora residenza reale.

Da allora e con la successiva introduzione dell’albero di Natale nella tradizione cristiana a partire dal 1982, per espresso volere di Papa Giovanni II, l’abete natalizio è ufficialmente entrato nelle case degli Italiani!

NB:  Si segnala, per chi fosse a Salisburgo, che fino al 6 gennaio 2014 (dalle 10 alle 17) presso il Museo della Cattedrale di Salisburgo, si terrà la mostra “O Tannenbaum” proprio sulle origini e sulla storia dell’albero di Natale (http://www.kirchen.net/dommuseum/page.asp?id=24897)

di Giulia Pavesi

Linkografia:

http://www.lastampa.it/2009/12/18/blogs/oltretevere/albero-di-natale-ex-pagano-buc3PNTuaHud62zwlRpQQL/pagina.html

http://www.giornalisticamente.it/index.php?option=com_content&view=article&id=249:lorigine-dellalbero-di-natale&catid=43:top-societa&Itemid=60

http://www.voceevangelica.ch/news/news.cfm?id=2065

http://www.ilcambiamento.it/culture_cambiamento/tradizioni_origini_natale.html

http://www.cristianicattolici.net/albero-di-natale-origini-significato-cristiano.html

http://www.isprambiente.gov.it/files/biodiversita/IA2010_49_02-03_Ciccarese.pdf

http://wol.jw.org/it/wol/d/r6/lp-i/2007922

http://www.vatican.va/news_services/press/documentazione/documents/avvenimenti/albero-natale_elenco_it.html

http://www.lastampa.it/2013/12/23/esteri/vatican-insider/it/salisburgo-la-storia-dellalbero-di-natale-in-mostra-cCl23PHaOMOhtTxBwUQs2N/pagina.html

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