Categoria | Europa

I progetti europei aiutano l’innovazione in classe

Pubblicato il 10 maggio 2013 da redazione

euBruxelles, 7 maggio 2013

Più di otto persone su dieci che partecipano a iniziative finanziate dall’UE volte a incoraggiare metodi di insegnamento innovativi e materiali didattici migliorati per i bambini affermano che il sistema ha su di loro un impatto positivo e durevole. La stessa proporzione di persone ha anche dichiarato che sarebbe stato impossibile ottenere gli stessi risultati senza il sostegno dell’Europa, come risulta da uno studio recente.

I progetti sono stati finanziati dal programma Comenius dell’UE che sostiene tutta una gamma di attività che vanno dai partenariati tra scuole alla formazione degli insegnanti e alla rete tra scuole eTwinning. Comenius, che fa parte del Programma di apprendimento permanente cui si avvicenderà a partire dal gennaio 2014 il programma ‘Erasmus per tutti’, ha erogato circa 13 milioni di euro all’anno a università, istituzioni di formazione dei docenti, ONG e scuole per contribuire a sviluppare nuovi metodi e materiali didattici. Tra gli esempi di insegnamento innovativo vi sono l’uso del teatro quale strumento di istruzione e l’insegnamento delle scienze di base ai bambini in tenera età (cfr. la sezione Contesto).

“Il nostro obiettivo è aiutare le scuole ad attrezzare gli alunni con le conoscenze, le abilità e la fiducia di cui hanno bisogno per valorizzare appieno le loro potenzialità”, ha affermato Androulla Vassiliou, Commissario responsabile per l’Istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù. “Il valore aggiunto di questa iniziativa europea consiste nel fatto che fa conoscere agli insegnanti e alle scuole diversi approcci e diverse esperienze che si traducono poi in soluzioni maggiormente innovative adottate in classe.”

Dallo studio è emerso che l’effetto maggiore lo si è avuto sulle persone che hanno direttamente partecipato ai progetti, le quali hanno affermato che il programma ha ampliato la loro visione, ha facilitato l’accesso alle pratiche ottimali e all’innovazione ed ha migliorato le loro abilità professionali nel campo delle TIC, delle lingue e della gestione.

Tra i vantaggi menzionati più spesso dalle organizzazioni coinvolte vi era l’opportunità di sviluppare nuovi legami e sinergie, sia all’interno dell’istituzione che con altri istituti. L’impatto sistemico determinato dai progetti e dalle reti si è avvertito di meno, ma la maggior parte dei rispondenti ha affermato che esso esiste, ad esempio allorché i contenuti e i moduli per la formazione degli insegnanti sviluppati nell’ambito di un progetto o di una rete vengono integrati nei corsi curricolari.

Contesto

Lo “Study of the Impact of Comenius Centralised Actions: Comenius Multilateral Projects and Comenius Multilateral Networks” (Studio di impatto delle azioni centralizzate Comenius: progetti multilaterali Comenius e reti multilaterali Comenius) è stato eseguito per conto della Commissione europea dall’organizzazione educativa greca Ellinogermaniki Agogi tra il dicembre 2010 e il dicembre 2012. L’indagine ha interessato i partecipanti a 145 progetti e reti.

Esempi di progetti

Il progetto DICE ha coinvolto dodici paesi (Ungheria, Repubblica ceca, Paesi Bassi, Norvegia, Palestina, Polonia, Portogallo, Romania, Serbia, Slovenia, Svezia e Regno Unito). Esso era imperniato sugli effetti positivi dell’educazione teatrale per lo sviluppo degli alunni. Organizzazioni no-profit e università dei paesi partecipanti si sono associate per condurre la ricerca. Tra i partner vi erano artisti ed esperti del teatro educativo, psicologi e sociologi. L’UE ha erogato 282 000 EUR nell’arco di due anni per cofinanziare il progetto.

Per il progetto Naturbild, università e istituzioni di formazione degli insegnanti di sei paesi (Germania, Austria, Ungheria, Slovacchia, Romania e Bulgaria) hanno sviluppato una nuova strategia di insegnamento per aiutare i bambini nel passaggio dalle strutture prescolastiche alla scuola elementare. Il consorzio ha prodotto analisi video dei giochi e delle lezioni cui hanno partecipato i bambini e le ha usate per formare gli insegnanti nell’ambito di workshop specializzati. Il progetto ha ricevuto nell’arco di due anni un cofinanziamento dell’UE pari a 298 000 EUR.

Comenius e eTwinning

Il programma Comenius è aperto alle scuole, agli insegnanti e alle organizzazioni educative dei 27 Stati membri dell’UE, della Croazia, dell’Islanda, del Liechtenstein, della Norvegia, della Svizzera e della Turchia. Alcune parti del programma sono anche aperte a organizzazioni dell’ex Repubblica jugoslava di Macedonia e della Serbia. I progetti e le reti che sono oggetto di questo nuovo studio possono coinvolgere altri partner di qualsiasi altro paese.

Avviata nel 2005, eTwinning è una comunità in espansione di scuole in Europa. 200 000 insegnanti e più di 100 000 scuole di 33 paesi europei (i 27 Stati membri dell’UE, l’Islanda, la Svizzera, la Norvegia, la Turchia, la Croazia e l’ex Repubblica jugoslava di Macedonia) hanno sottoscritto l’iniziativa per fruire del suo ambiente online gratuito e sicuro per la formazione degli insegnanti e per condurre progetti educativi comuni. Il portale eTwinning è disponibile in 25 lingue. Nel contesto dell’iniziativa eTwinning Plus, avviata nel marzo 2013, scuole selezionate dell’Armenia, dell’Azerbaijan, della Georgia, della Moldova e dell’Ucraina si sono unite alla comunità eTwinning.

Chi era Comenius?

Il programma Comenius dell’UE per le scuole reca il nome dello scrittore e scienziato ceco John Amos Comenius (1592-1670), che è considerato il padre dell’istruzione universale basata su pari opportunità per tutti i bambini. Comenius ha vissuto e operato in diversi paesi europei.

Per ulteriori informazioni

Testo completo [EN] con riassunti [DE, EN, FR] dello studio

Per saperne di più sui Progetti e reti multilaterali Comenius e visionare modalità di finanziamento, esempi e risultati dei progetti.

 

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