Categoria | Arte-Appuntamenti

Gli anni Sessanta nelle collezioni Guggenheim. Oltre l’Informale, verso la Pop Art.

Pubblicato il 14 aprile 2013 da redazione

Schulhof Collection

Schulhof Collection.

Fontana.

Fontana.

Warhol.

Flowers” di Andy Warhol.

Preparedness

Preparedness” di Roy Lichtenstein.

Con i suoi 28,9 metri di lunghezza e 6,60 metri di larghezza, l’Arca di Vercelli è uno degli spazi espositivi più piccoli d’Italia: questo perché l’edificio, inaugurato nel novembre del 2007, è stato ricavato all’interno dell’ex chiesa di San Marco, eretta nel 1266 e sconsacrata da Napoleone in epoca moderna. Proprio qui, tra un affresco e una volta a crociera, visibili dalla suggestiva copertura vetrata, la collezione Peggy Guggenheim di Venezia ha deciso di allestire la mostra “Gli anni Sessanta nelle collezioni Guggenheim. Oltre l’Informale, verso la Pop Art”, aperta dal 9 febbraio al 12 maggio, con più di 50 capolavori dell’arte europea e americana degli anni Sessanta del Novecento, 13 dei quali provenienti dalla collezione Hannelore B. e Rudolph B. Schulhof, acquisita dal museo veneziano nell’ottobre 2012 e presentati qui per la prima volta.

Un vero viaggio tra Europa e America alla ricerca delle radici della Pop Art americana, iniziata da Rauschemberg alla XXXII Biennale di Venezia del 1964: da quel momento in poi, la ricerca artistica assume via via differenti indirizzi, dividendosi tra il monocromo e la nuova figura tratta da un immaginario “pop” e quotidiano da una parte, e le sperimentazioni di natura sintetica, quasi concettuale, dall’altra. La mostra si focalizza dunque su tre momenti fondamentali che ben raccontano l’arte di questi anni: il primo “step” è rappresentato dal superamento dell’Informale verso l’inedita sperimentazione di segni e spazi operata da Dubuffet, Tapies, Twombly e Tobey, mentre il secondo è quello di una riduzione espressiva rappresentata dalle ricerche spaziali di Fontana, dai monocromi di Rothko e dalla rarefazione compositiva di Stella. Il momento culminante e conclusivo della mostra è, tuttavia, rappresentato dalla rivoluzione iconica e comunicativa della figurazione Pop: la celebre serie “Flowers” di Andy Warhol e i monumentali “Preparedness” di Roy Lichtenstein reinterpretano e dissacrano la tradizione visiva secondo le regole della comunicazione contemporanea, una comunicazione massificata a base di riproduzioni serigrafiche e fumetti.

di Clara Amodeo

http://test.e20progetti.it/guggenheimvercelli/uploads/smartsection/40_Cs_Gli_anni_Sessanta_nelle_Collezioni_Guggenheim.pdf

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