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Gli Aironi

Pubblicato il 07 maggio 2022 da redazione

 

airone-cenerino

Airone_cinerino

Ardea_cinerea

Con il termine trampolieri si intendono gli uccelli dal collo e zampe particolarmente lunghi, abitanti ambienti umidi e solitamente migratori, come ad esempio cicogne, aironi, ibis, fenicotteri e gru.

 

Diffusione

L’airone cenerino (Ardea cinerea) richiama con il suo nome il colore della parte superiore del suo piumaggio. Maggiormente diffuso in Europa, nelle aree più settentrionali, migra verso sud durante l’inverno alla ricerca di acque non ghiacciate, ma con il cambiamento climatico molte popolazioni sono però diventate stanziali dell’Europa meridionale, dove ormai li si vede per tutto l’anno.

In Italia lo si vede soprattutto a nord, lungo i fiumi della Pianura Padana, ma anche nelle risaie del Piemonte e della Lombardia. In Veneto abita lungo i corsi d’acqua del bellunese, ma lo si vede anche in Toscana, lungo l’Arno e anche lungo il Tevere.

 

Nidificazione

Gli aironi nidificano in colonie e si nutrono di pesci, rane, piccoli rettili, bisce, molluschi e insetti, che trafigge con il suo lungo e robusto becco. È attivo sia di giorno che di notte, e per nutrirsi si sposta anche di decine di chilometri dal nido.

La costruzione del nido, che inizia già nel mese di febbraio, accoglie 4 o 5 uova, che verranno deposte a marzo nelle garzaie e covate per circa 25 giorni. Le garzaie possono ospitare da poche a un migliaio di coppie. Una volta nati, i pulcini  vengono nutriti dalla madre per circa 50 giorni, anche se spesso solo il 60% di loro raggiunge l’età adulta. Il nido è più spesso costituito da rami, in cima ad alberi, o sul terreno nei canneti.

Durante la costruzione del nido, la maggior parte dei materiali viene raccolta dai maschi, mentre la costruzione del nido è coordinata dalle femmine. I maschi difendono aggressivamente le femmine e le uova che devono ancora schiudersi; una volta schiuse, entrambi i genitori forniscono cibo ai pulcini. Inizialmente i giovani vengono alimentati direttamente, successivamente invece i genitori rigurgitano il cibo sul nido. I piccoli aironi restano con i loro genitori per un lungo periodo di tempo anche dopo aver acquisito la capacità di lasciare il nido.

 

Sopravvivenza

Una volta adulto arriva a un’altezza anche di 90-98 centimetri, un peso fra uno e due kilogrammi e un’apertura alare di 1,70 metri. Le sue piume sono grigiastre nella parte superiore e bianche in quella inferiore. Le zampe e il becco sono gialli. L’adulto ha piume nere sul collo e un ciuffo nero sulla nuca che parte dalla parte posteriore e superiore dell’occhio. Femmine e maschi sono sostanzialmente simili, solo che i maschi sono un po’ più grandi.

L’aspettativa di vita media per l’airone cenerino è di 5 anni e il tasso di mortalità raggiunge il picco durante il primo anno, con un tasso del 67%. La mortalità diminuisce di quasi il 30% nel secondo anno di vita e continua a scendere man mano che gli aironi crescono. In rarissimi casi superano i dieci anni di vita.

Le volpi sono i predatori primari degli aironi cenerini e i corvi quelli delle loro uova.

Gli aironi cenerini sono ampiamente distribuiti e relativamente abbondanti, con una popolazione stabile in tutto il mondo tra 790.000 e 3.700.000 esemplari.

 

Nell’antichità

Presso gli antichi egizi

La leggenda della Fenice deve la sua origine all’airone. Presso gli antichi egizi, infatti il periodo di rigenerazione delle acque del Nilo, con le sue inondazioni, coincide con l’arrivo degli aironi migratori, che diventano così simbolicamente portatori di fertilità, abbondanza e rinascita della terra. In Egitto la Fenice sotto forma di airone si ritrova in alcune tombe proprio come simbolo di rinascita e trasformazione.

 

 

In epoca vittoriana
Maria Antonietta è stata la prima a lanciare la moda dei cappellini piumati. Gli uccelli più ricercati per le loro piume erano molti, come per esempio la garzetta e l’airone bianco.

 

Airone Bianco

 

All’inizio era solo la nobiltà a vezzeggiarsene, ma poi prende piede anche fra il popolo con gravi conseguenze per gli aironi bianchi maggiori, che già a metà dello scorso millennio rischiano l’estinzione. Secondo documenti inglesi del 1902, solo a Londra, vengono venduti 1068 pacchi di penne di airone, corrispondenti a 192.960 esemplari di airone bianchi maggiori.

 

La redazione

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