GHOST, i display proteiformi con cui toccare il mondo

Pubblicato il 26 luglio 2015 da redazione

Ghost

 

L’utente potrà cambiare la forma dei display di smartphone, laptop e computer con le proprie mani, simulando un’interazione fisica vera e propria con gli oggetti che stanno dentro il display, tirandoli fuori dallo schermo e manipolandoli sospesi nell’aria in modo tridimensionale.

GHOST (“Generic, Highly-Organic Shape-Changing Interfaces”), lanciato nel gennaio 2013 è  un progetto di ricerca finanziato dall’UE che sfrutta la capacità degli esseri umani di manipolare oggetti fisici per mezzo di interfacce computerizzate e dispositivi mobili.

Non solo si potrà cambiare la forma dello schermo, ma anche quella dell’oggetto digitale che si desidera modificare. La tecnologia che sta dietro tutto questo è quella di levitazione a ultrasuoni che permette, ad esempio, di progettare un display fuori dallo schermo e, grazie a schermi deformabili, immergervi le dita dentro.

 

Display proteiformi 

Un chirurgo, per esempio, potrà manipolare fisicamente un cervello virtuale, toccandolo veramente, prima di effettuare un intervento su quello vero. Designer e artisti potranno modellare e rimodellare degli oggetti, e archiviarli nel computer, prima di passare alla modellazione manuale vera e propria.

I ricercatori del progetto stanno cercando anche di controllare il timbro e la velocità musicale usando interfacce deformabili come cuscinetti e spugne.

Anche le informazioni come grafici o semplici dati possono essere tirate fuori dallo schermo. Risultati elettorali e previsioni atmosferiche possono essere riordinate in colonne o righe. Attraverso dispositivi mobili flessibili dotati di display in lycra o leghe che si piegano e si allungano si può cambiare forma al proprio schermo automaticamente quando si digita il codice pin o semplicemente “curvando” su un circuito di un gioco elettronico. Si possono anche ingrandire o ridurre, per esaminare meglio i dati, e poi rimetterli in tasca.

 

Tecnologia tattile

Un partner del progetto GHOST, l’Università di Bristol, ha dato vita a una start-up, la UltraHaptics, che si occupa di sviluppare una tecnologia, che GHOST usa per gli ultrasuoni, per ricreare la sensazione del tatto nell’aria. La start-up ha ottenuto un finanziamento di avvio dal Regno Unito e altri all’interno del programma Orizzont 2020.

“I display che cambiano forma saranno disponibili probabilmente già tra cinque anni. Se volete che il vostro smartphone proietti la vista di un paesaggio 20 o 30 cm fuori dal display, ci vorrà, invece, ancora un po’ di tempo – ma ci stiamo già lavorando!” ha dichiarato ottimista il prof. Hornbæk.

Il progetto GHOST, prossimo alla conclusione alla fine di quest’anno, ha coinvolto quattro partner dal Regno Unito, Paesi Bassi e Danimarca e ricevuto 1,93 milioni di euro dell’UE nell’ambito del programma Tecnologie Future ed Emergenti .

 

Linkografia:

http://www.ghost-fet.com/

http://video.ku.dk/deformable-screens-that-change-shape

http://ghostfet-prod.cs.bris.ac.uk/gallery/

http://ultrahaptics.com/

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