Il film narra di una battaglia vinta per ottenere giustizia in uno stato americano. Presentato alla X edizione della Festa del Cinema a Roma, il film “Freeheld”, girato nel 2015 è apparso sugli schermi italiani, alla fine di questa stagione.
E’ un racconto di vita americana che ha per tema principale la sessualità femminile, alquanto diversa, si pensa, per le persone normali. E’ il racconto di vita e di amore tra due persone dello stesso sesso. Per il registra rimane fondamentale il tema della ricerca della normalità, in qualunque forma si presenti, comprese le sue implicazioni sociali e politiche.
Il film del regista americano Peter Sellet ha raccolto una buona critica per la delicatezza e la determinazione nella capacità di affrontare il tema dei diritti delle persone, soprattutto senza appellarsi alla facile enfasi recitativa. Una lezione di realtà nella vita quotidiana, assai comune nei paesi occidentali.
E’ la storia vera di Laurel Hester, Julianne Moore un’attrice brava e sempre piu’ convincente, oltre a Stacie Andree, una giovane e frizzante attrice Ellen Page, americane dello stato del New Jersey che si incontrano e convivono da tempo come una coppia di fatto, riconosciuta da questo stato.
Il caso nasce quando a Laurel, pluridecorata detective del New Jersey, viene diagnosticato un tumore ai polmoni in fase avanzata.
La battaglia ha inizio da parte di Laurel per assicurarsi che la sua sudata pensione possa essa concessa alla sua compagna Stacie, rivendicando uguali diritti concessi agli uomini.
I funzionari della contea di Ocean devono pronunciarsi sul caso, detti Freeholders. Da subito vi è un ripiegamento conformista, un adeguamento all’esistente, che mette in campo tutti gli stereotipi religiosi, sociali e culturali tipici di questi uomini di potere.
Il capo detective e un’attivista per i diritti civili svilupperanno una vera campagna, come solo gli americani sono capaci, per i diritti civili in modo determinato e continuato nel tempo.
Una battaglia di civiltà che coinvolgerà altri agenti di polizia e la maggioranza della comunità. Una storia che nasce dal profondo della società fino ad arrivare ad una soluzione giusta ed adeguata a sostegno della lotta per l’uguaglianza dei diritti delle persone.
di Anna Celadin
