Categoria | Europa

40 milioni di euro dall’UE per la ricerca di nuovi metodi di riciclo dei rifiuti

Pubblicato il 12 novembre 2013 da redazione

Bruxelles , 31 ottobre, 2013

Ottenere una maggior efficienza delle risorse e del riutilizzo dei rifiuti, per ridurre l’impatto ambientale.

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La Commissione Europea ha approvato un finanziamento destinato a 14 nuovi progetti di ricerca per sfruttare in modo più efficiente le risorse presenti in Europa.

I progetti, che coinvolgono oltre 140 partner provenienti da istituti di ricerca e società private, affronteranno il riciclaggio dei materiali di scarto dei prodotti manifatturieri e del settore agricolo, finalizzato a migliorare la qualità dell’ambiente e a risparmiare denaro.

Ogni progetto affronta un tema in particolare come il riutilizzo dei pneumatici delle automobili demolite, il recupero di elementi chiave come le batterie, la produzione di concimi verdi derivati da rifiuti di origine animale e la generazione di energia pulita rinnovabile a partire da rifiuti vegetali e scarti alimentari.

I 40 milioni di euro sono stati presi dai fondi destinati per il 2013 all’Ambiente e che fanno parte di un programma chiamato Settimo programma quadro dell’UE per la ricerca e lo sviluppo tecnologico (7 ° PQ) e che coinvolgeranno partnership provenienti da 19 paesi dell’Unione.

Il varo dei progetti è avvenuto a Bruxelles, tra il 5 e il 6 Novembre, quando i coordinatori del progetto si sono incontrati con la Commissione Europea per fissare le priorità e organizzare l’agenda dei lavori.

Sintesi dei 14 Progetti di ricerca per una maggior efficienza delle risorse.

7PQ

1. ANAGENNISI

€ 3,12 milioni di euro per il riutilizzo di tutti i componenti pneumatici nel calcestruzzo. Coordinatore del progetto : Università di Sheffield , Gran Bretagna.

Lo scopo di questo progetto è lo sviluppo di soluzioni innovative che riutilizzino tutti i componenti del pneumatico, e lo destinino ad applicazioni concrete, innovative, di alto valore aggiunto, e ridotto impatto ambientale, come per esempio, la costruzione di materiali con il calcestruzzo. Il Calcestruzzo di per sé, se compresso risulta fragile e poco adatto a subire tensioni. Viene, quindi , normalmente rinforzato con barre o fibre di acciaio.

Al momento circa il 50 % di tutti i pneumatici riciclati/ finiscono come combustibile, o vengono utilizzati in applicazioni di basso livello o direttamente in discarica. In realtà i materiali che costituiscono i pneumatici (come la gomma , cavi e fili di acciaio ad alta resistenza come rinforzi tessile, sempre ad alta resistenza) sono componenti di alta qualità che,per le loro particolari proprietà, meritano, invece, di essere riutilizzati.

2. ABSIDE

2,45 milioni di euro per l’utilizzo di materiali eco -compatibili per un nuovo concetto di asfalto per la pavimentazione all’insegna di un ambiente sostenibile. Coordinatore del progetto: Acciona Infraestructuras SA , Alcobendas , Spagna.

Il trasporto su strada è la modalità di trasporto di superficie più importante in Europa. L’Unione Europea dispone di 5.000.000 km di strade asfaltate, fondamentali per il suo sviluppo sociale ed economico. L’industria dell’asfalto è una dei maggiori consumatori di energia e di materie prime, e tra i più alti fattori che contribuiscono a produrre emissioni di gas serra. Lo sviluppo di nuove tecnologie per integrare rifiuti e materiali riciclati, nel ciclo di produzione di miscele destinate all’asfalto, potrebbe rappresentare un miglioramento sia nella sostenibilità sia nell’efficienza economica del settore della pavimentazione che utilizza asfalto, capace di ridurre la CO2 che si sviluppa nella costruzione di marciapiedi, l’impatto ambientale e i costi legati alla produzione di rifiuti e al loro smaltimento.

3.COLABATS

3,59 milioni di euro per il recupero di Cobalto e lantanidi da batterie. Coordinatore del progetto: C – Tech Innovation Limited, Chester, Regno Unito.

Il progetto COLABATS fornirà nuovi processi industriali per il riciclaggio di metalli critici come Cobalto e lantanidi e metalli economici chiave, quali nichel e litio a partire da pile esaurite. Questo progetto intende migliorare significativamente l’efficienze di riciclaggio di metalli puri a partire da percorsi di recupero già esistenti. Queste batterie vengono impiegate in prodotti di consumo di uso quotidiano come telefoni cellulari, lettori multimediali portatili, ecc, così come in altre apparecchiature industriali, prevalentemente nei veicoli ibridi ed elettrici, che si stanno diffondendo sempre sulle nostre strade.

4. SUSCITARE (Environmentally Low Impact Cooling Technology)

2,12 milioni di euro per sviluppare un sistema di raffreddamento magnetico. Coordinatore del progetto: Whirlpool Europe srl, Comerio, Italia.

Questo progetto si basa sulla necessità di tecnologie magnetiche di raffreddamento destinate al mercato della refrigerazione domestica. Si tratta di una tecnologia in fase di sviluppo da parte delle Piccole Medie Imprese (PMI), ma che finirà per essere utilizzato da produttori di elettrodomestici a livello mondiale. Il progetto mira a rafforzare la collaborazione tra le PMI, i produttori di elettrodomestici a livello mondiale, le università e i centri di ricerca.

5. ILLUMINATE

1,77 milioni di euro per sviluppare un sistema di selezione automatica e di riciclaggio dei rifiuti di lampade. Coordinatore del progetto: C – Tech Innovation Limited, Chester, Regno Unito.

La proposta ILLUMINATE si basa sullo sviluppo di sistemi automatizzati in grado di sfruttare in modo efficace le lampadine e rimuovere gli oggetti estranei. Verrà creata un’unità di smistamento automatizzata e sigillata. Essa sarà basata su un sistema di sensori, che associati a un’unità di intelligenza artificiale, sarà in grado di riconoscere forme, colori, materiali e peso. Per rispondere all’attuale situazione in cui la separazione del mercurio, contenuto nelle lampadine a fine vita, dagli altri materiali che ne sono privi, è poca o nulla, il progetto ILLUMINATE svilupperà dei metodi e dei processi destinati alle due aree principali della filiera: la raccolta dei flussi di rifiuti e lo smistamento degli stessi.

6. ManureEcoMine

3,80 milioni di euro per ottenere un Fertilizzante Verde upcycling dal letame che sia tecnologico, economico rispettoso dell’ambiente e sostenibile. Coordinatore del progetto: Universiteit Gent, Gent, Belgio.

I maiali e le mucche europee producono nel loro insieme circa 1,27 miliardi di tonnellate di letame all’anno, una risorsa, in gran parte non sfruttata, di carbonio organico e di nutrienti. ManureEcoMine propone un approccio integrato per il trattamento e il riutilizzo dei rifiuti di nitrato proveniente dalle aree produttive animali, applicando principi innovativi ed ecosostenibili, per il recupero delle risorse e una maggior efficienza energetica. Tecnologie di provata efficacia, nel settore del trattamento delle acque reflue, verranno combinate secondo differenti processi, per dimostrare il loro massimo potenziale tecnologico e ambientale, a partire da un progetto pilota specifico per il letame della mucca e del suino.

7. PILOT – ABP

1,79 milioni di euro per realizzare un impianto pilota ecologico per le industrie  dei sottoprodotti di origine animale. Coordinatore del progetto: Istituto Tecnologico del Calzado y Conexas, Elda, Spagna.

I sottoprodotti SOA sono materiali di origine animale che le persone non consumano e che rappresentano una parte significativa del flusso dei rifiuti organici. Ogni anno, nella UE si producono più di 20 milioni di tonnellate di scarti, a partire dai macelli, dagli impianti di produzione di alimenti per il consumo umano, dai caseifici e dai magazzini delle aziende agricole.

In Europa, la domanda di tecniche per il trattamento di rifiuti ABP è in forte crescita. Il progetto pilota – ABP mira allo sviluppo di nuove tecnologie eco-innovative, che associate ai processi di produzione di sottoprodotti di origine animale, permettano da un lato un miglioramento del processo verso l’ambiente, grazie ad un consumo più efficiente dell’energia utilizzata nel processo stesso, e dall’altro un miglior recupero di materie prime, con una conseguente diminuzione dei prodotti di rifiuto e un aumento del valore aggiunto dei prodotti ottenuti e in definitiva una miglior redditività finanziaria delle PMI.

8. PlasCarb

3,78 milioni di euro per trasformare i rifiuti alimentari ad alto contenuto di carbonio grafitico e idrogeno. Coordinatore del progetto: Centro per l’Innovazione di Processo Limited, Redcar, Regno Unito.

Ogni anno in Europa si producono 140 milioni di tonnellate di rifiuti alimentari e di prodotti di scarto dalle piante. PlasCarb mira a trasformare questi rifiuti ad alta concentrazione di carbonio grafitico e idrogeno in risorse rinnovabili di alto profilo economico. La stragrande maggioranza di idrogeno e carbonio utilizzati oggi nell’industria sono derivati ​​dai giacimenti fossili e dal petrolio, la maggior parte dei quali sono importati nell’UE da regioni che spesso sono politicamente instabili o poco competitive. Per riuscire a produrre energia rinnovabile, PlasCarb cercherà di superare le attuali tecniche disponibili (BAT) per valorizzare di più la digestione anaerobica (AD) dei rifiuti alimentari.

9. RECYCAL

2,40 milioni di euro per riciclare rottami di alluminio e renderli adatti alla fabbricazione di Leghe di Alluminio ad alte prestazioni e alta resistenza al taglio. Coordinatore del progetto: TWI Limited, Cambridge, Regno Unito.

Realizzazione di una tecnologia innovativa capace di rendere l’Alluminio secondario, derivato da rottami e da prodotti pressofusi, a basso contenuto di carbonio, da riutilizzare come materia prima per prodotti lavorati di alta qualità. Attraverso il coinvolgimento di una PMI specializzata nella ricerca e in grado di progettare e realizzare il prototipo di una piccola unità HSP su scala industriale, si dovrà indicare come migliorare la progettazione delle attrezzature e i costi del processo per passare all’industrializzazione vera  e propria. Altre PMI partner, potranno collaborare al progetto con modelli economici, che analizzino il ciclo vita, i costi del processo e come il risparmio energetico impatterà sui residui di carbonio.

10. REEcover

6,00 milioni di euro per recuperare elementi di terre rare a partire dai rifiuti magnetici, nel settore del riciclaggio dei RAEE, e dai rifiuti sterili del ferro minerale. Coordinatore del progetto: Norges Teknisk – Naturvitenskapelige Universitet NTNU, Trondheim, Norvegia.

REEcover mira a migliorare la fornitura europea di terre rare e di rafforzare le posizioni delle PMI nella produzione e nella catena di recupero del valore di questi materiali. Essa dimostra e mette a confronto i percorsi e il potenziale recupero di due diversi tipi di rifiuti industriali: quelli dell’industria del ferro minerale e i rifiuti del ferro magnetico, entrambi candidati a diventare preziosa materia prima.

11. ReFraSort

1,75 milioni di euro per tecnologie innovative di separazione per il Riciclaggio di Rifiuti refrattari High Grade con tecnologie non distruttive. Coordinatore del progetto: Vlaamse Posiziona Voor Technologisch Onderzoek NV, Mol, Belgio.

I Prodotti refrattari sono un elemento vitale per tutti i processi ad alte temperature e rappresentano un mercato globale strategico. Riutilizzando il materiale refrattario si abbassa la produzione di rifiuti e il consumo di materie prime primarie. L’ obiettivo del progetto ReFraSort è quello di garantire che la tecnologia sviluppata si adattati alle esigenze di produzione e riciclaggio di materiali refrattari, e si renda massima la sua potenziale valorizzazione. I criteri di separazione dovranno stare entro limiti ben definiti che ne garantiscano qualità e fattibilità economica e che ne salvaguardino l’impatto ambientale. La potenziale applicazione industriale dovrà essere dimostrata attraverso la produzione e la valutazione del materiale refrattario con un contenuto significativo di materia prima secondaria.

12. RESCOM

4,37 milioni di euro per trasformare i rifiuti attraverso sistemi di produzione a ciclo chiuso. Coordinatore del progetto: Kungliga Tekniska Hoegskolan, Stoccolma, Svezia.

In un mondo con crescenti pressioni sulle risorse e l’ambiente, l’UE non ha altra scelta, se non quella di andare per verso un’economia circolare efficiente delle risorse e rigenerativa. L’obiettivo principale del progetto Rescom è quello di sviluppare un progetto innovativo e una piattaforma software di collaborazione per la realizzazione di sistemi industriali di produzione a ciclo chiuso. Operazioni pilota dimostrano come la raccolta e la rigenerazione a ciclo chiuso di prodotti di scarto in nuovi prodotti a valore aggiunto sia più conveniente, efficiente nell’impiego delle risorse e più sostenibile rispetto agli attuali sistemi di produzione lineari.

13. Shredder Sort

3,38 milioni di euro per recuperare in modo selettivo i metalli non ferrosi derivati dalla frantumazione delle auto, dal combinato elettromagnetico tensore e dalla spettroscopia indotta da laser spettroscopico al plasma. Coordinatore del progetto: Lenz Strumenti SL , Cornella de Llobregat , Spagna.

Ogni anno, vengono demoliti più di 50 milioni di veicoli in tutto il mondo. Nella UE, nel 2010, la quantità di rifiuti generati dall’industria automobilistica è salito fino a 10 milioni di tonnellate e si prevede che per il 2015 aumenterà del 40 %. Pertanto, il riciclaggio di questi rifiuti ha importanti implicazioni ambientali. Circa l’8 % del peso totale della frantumazione delle auto corrisponde ai metalli non ferrosi, spesso elaborati da mezzi di separazione impegnativi, che utilizzano processi di separazione manuale. Questo progetto mira a sviluppare una nuova tecnologia di selezione a secco, specifica per i materiali non ferrosi derivabili dalla frantumazione delle auto. Prima di triturare il veicolo, lo stesso verrà scomposto in metalli diversi, in base alla loro conducibilità.

14. SIKELOR

1,40 milioni di euro per riciclare la perdita FAS durante i processi di conversione di energia solare. Coordinatore del progetto: Helmholtz – Zentrum Dresden- Rossendorf E , Dresda.

Per soddisfare la domanda di energia rinnovabile, la conversione diretta di energia solare in energia elettrica è in rapida espansione. Le celle solari fotovoltaiche più efficienti, attualmente presenti sul mercato, sono basate su silicio. Nell’industria fotovoltaica, il riutilizzo di materia prima è di grande importanza perché durante il wafering si perde il 50 % della materia prima, che si polverizza. Attualmente, la maggior parte dei lingotti di silicio vengono tagliati in wafer sottili dal LAS (taglio abrasivo sciolto) con un impasto di particelle abrasive di carburo di silicio. Si prevede che entro il 2020 il FAS sostituirà il LAS quasi del tutto, per wafering poly/mono-cristallino. L’intenzione del progetto proposto è quello di riciclare la perdita FAS.

Ricerca europea e finanziamenti per l’innovazione

Nel 2014 l’Unione europea lancerà una nuova ricerca di sette anni e il programma di finanziamento dell’innovazione denominato Orizzonte 2020 . Dal 2007 l’UE ha già investito quasi 50 miliardi di euro in progetti di ricerca e innovazione, per sostenere la competitività economica dell’Europa e ampliare le frontiere della conoscenza umana. Il bilancio per la ricerca dell’UE rappresenta circa il 12 % della spesa pubblica totale per la ricerca che fa capo a 28 Stati membri dell’UE e si concentra soprattutto in aree come la salute, l’ambiente, i trasporti, l’alimentazione e l’energia. Partnership di ricerca con le industrie aerospaziali, automobilistiche, elettroniche e farmaceutiche, si sono costituite per incoraggiare gli investimenti del settore privato a sostegno della futura crescita e per favorire la creazione di posti di lavoro di alto profilo. Orizzonte 2020 si impegnerà maggiormente per trasformare idee eccellenti in prodotti commerciabili, processi e servizi.

a cura di Adriana Paolini

Linkografia:

Ulteriori informazioni su questi e altri progetti:

http://ec.europa.eu/research/environment/index_en.cfm?pg=technologies

Per informazioni aggiornate sulla ricerca e l’innovazione europea:

http://ec.europa.eu/research/horizon2020/

Kick-off dei progetti:

http://ec.europa.eu/research/environment/index_en.cfm?pg=events&eventcode=C62F37D9-AB10-CE79-95FD081F29BBF502

1 Comments For This Post

  1. pannelli solari Says:

    Il problema dei rifiuti deve essere risolto prima che ci troviamo coperti di spazzatura.

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