Categoria | Scienza e Tecnologia

Pratiche igieniche in cucina nell’UE

Pubblicato il 09 dicembre 2021 da redazione

lavarsi le mani

Gli europei si lavano poco le mani dopo aver maneggiato il pollo crudo. In uno studio sostenuto dall’UE sono state osservate le pratiche igieniche in cucina di cinque paesi europei.

I principali batteri che provocano malattie di origine alimentare, nell’UE, sono Campylobacter e Salmonella. Secondo l’Autorità europea per la sicurezza alimentare, ogni anno si registrano oltre 91 000 casi di infezioni da Salmonella. Tuttavia, il Campylobacter si conferma di gran lunga il più pericoloso, poiché è responsabile della maggior parte dei casi di malattie gastrointestinali registrate nell’UE, ossia 246 000 all’anno, e si ritiene che i soggetti colpiti si avvicinino ai 9 milioni annui.

Come prevenire l’infezione da batteri alimentari? La protezione più semplice è lavarsi le mani con il sapone.

cartolina_igiene a scuola

Il fatto è che quasi il 40 % delle epidemie di origine alimentare nell’UE è innescato da cattive pratiche igieniche in cucina, in particolare durante la manipolazione e la preparazione di pollo crudo. Pertanto, la soluzione si rivela piuttosto banale: lavarsi le mani. Eppure, quanto si dimostrano ligi gli europei nel rispettare questa semplice indicazione?

Uno studio condotto nell’ambito del progetto SafeConsumE, finanziato dall’UE, ha analizzato le pratiche di lavaggio delle mani in cinque paesi europei durante la preparazione di un pasto a base di pollo crudo tra le mura domestiche. I risultati, pubblicati sulla rivista Food Control, hanno dimostrato una mancanza di conoscenza dei rischi correlati alla manipolazione di carne cruda. Inoltre, hanno messo in luce alcune differenze distintive tra i cinque paesi per quanto riguarda conoscenze, abitudini e utensili relativi al pollo e al lavaggio delle mani. I risultati evidenziano la necessità di adattare le campagne di prevenzione alle pratiche e alle conoscenze di ciascun paese.

Lo studio annoverava un sondaggio quantitativo di circa 1 890 persone intervistate, combinato con una ricerca qualitativa, basata su osservazioni e interviste semi-strutturate, di 75 famiglie in Francia, Norvegia, Romania e Regno Unito. Sono state prese in considerazione tre categorie di consumatori: giovani uomini single, più propensi a ignorare le linee guida sulla sicurezza alimentare, famiglie con bambini piccoli, che correvano un rischio maggiore di ammalarsi per la presenza di batteri Campylobacter e Salmonella e famiglie di anziani.

Campylobacter e Salmonella

pollo crudo

Sulla base dei dati, portoghesi e rumeni manifestavano una più assidua tendenza a toccare il pollo crudo. Sebbene il lavaggio delle mani fosse riportato di frequente dalle persone partecipanti al sondaggio, tale azione non era eseguita così spesso in situazioni concrete, indicando un divario tra intenzioni e pratiche. Appena un terzo delle persone partecipanti ha affermato di lavarsi le mani con il sapone dopo avere maneggiato il pollo crudo. La gran parte dei casi è stata osservata in Norvegia (80 % dei norvegesi) e nel Regno Unito (64 % degli inglesi), a cui segue un numero ridotto in Portogallo (15 %) e Francia (13 %). In Romania non erano presenti casi di lavaggio delle mani con sapore dopo aver maneggiato pollo crudo.

Nello studio, si ipotizza che le conoscenze dei rumeni non siano allineate alle loro pratiche, per la presenza di alcuni ostacoli, tra cui la disponibilità di acqua o utensili da cucina idonei. I consumatori rumeni, francesi e portoghesi potrebbero inoltre disporre di conoscenze errate sul modo corretto di lavarsi le mani, poiché reputano sufficiente risciacquarle con la sola acqua. I consumatori francesi e portoghesi, inoltre, toccano pollame crudo ignorandone i rischi, che associano invece ad altre azioni, quali toccare il cestino per i rifiuti, soffiarsi il naso e toccare animali domestici, a seguito delle quali si lavano le mani con il sapone.

Gli spunti acquisiti grazie allo studio del progetto SafeConsumE (SafeConsumE: Safer food through changed consumer behavior: Effective tools and products, communication strategies, education and a food safety policy reducing health burden from foodborne illnesses) potrebbero essere impiegati per fornire informazioni utili all’elaborazione di strategie di comunicazione differenziata, in materia di sicurezza alimentare, nei diversi paesi europei.

Nuove politiche UE di alfabetizzazione igienica
Uno dei principali eventi sull’arena della politica sanitaria europea di quest’anno è l’alfabetizzazione igienica a tutte le età, demografie e aree d’Europa. Il Forum europeo della salute di Gastein, pietra miliare dal 1998 per il dibattito e l’ideazione delle politiche sanitarie internazionali, sorprendentemente non si era ancora occupata della questione dell’igiene e dell’alfabetizzazione igienica, una novità nell’agenda di quest’anno. In un dibattito svoltosi il 1° ottobre 2021 , tre organizzazioni SafeConsume, Nofima, IFH Home Hygiene, Solveig Langsrud e il Consiglio danese per una migliore igiene hanno unito le forze con l’Università di Lione per parlare della necessità di una migliore comprensione delle malattie infettive e delle azioni per prevenirle.

Nofima, Solveig Langsrud si sono concentrate sulla necessità di una migliore collaborazione e sforzi per educare le persone – e in particolare i bambini – su come comportarsi, in sicurezza, nel moderno sistema alimentare e nelle mura domestiche quando si cucina.

Sally Bloomfield, di IFH Home Hygiene, ha sottolineato l’importanza di comprendere il principio dell’igiene fin dalla tenera età, mentre Anders Miki Bojesen, per conto del Danish Council for Better Hygiene, ha anche sottolineato come siano necessari sforzi maggiori per combattere l’AMR. Infine, Denis Bourgeois, dell’Università di Lione, ha ricordato il ​​potere quasi dimenticato di una buona igiene orale e il valore di educare gli operatori sanitari a insegnare l’auto-cura.

Durante il dibattito tra Kristine Sorensen della Global Health Literacy Academy e Lars Münter del Danish Council for Better Hygiene, è anche stato ricordato come le quattro aree chiave della prevenzione siano collegate alla necessità di una maggiore attenzione alle politiche dell’igiene e della cura di sé e dei cittadini, quali basi per bloccare e risolvere una serie di sfide per la salute, attuali e future.

Il dibattitto, nel suo insieme, è stato sia una grande opportunità per condividere i risultati relativi alla politica SafeConsume sia per promuovere l’importanza cruciale della salute generale fra le strategie europee – attuali e post-pandemia.

Per rivedere la sessione: https://www.ehfg.org/conference/programme/sessions/hygiene-literacy-key-to-a-safer-future

Link del progetto SafeConsumE: https://safeconsume.eu/

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