Categoria | Scienza e Tecnologia

Poppy, il robot umanoide per tutti

Pubblicato il 11 febbraio 2015 da redazione

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Poppy è il nome di un robot 3D che chiunque potrà stampare e dotare di un suo comportamento, programmabile direttamente dall’utente.

Scritto in collaborazione con Inria, il Consiglio europeo francese per la ricerca (CER)  e Pierre-Yves Oudeyer, Poppy è il primo robot umanoide 3D completamente open-source.

Il team di sviluppatori che ha realizzato questo robot pensa di poterlo utilizzare nelle scuole di formazione professionale, dando agli studenti la possibilità di sperimentare e programmare un robot 3D, stampabile con caratteristiche differenti.

Il team francese che lo ha sviluppato, crea modelli di computer e robot, che servono a comprendere i processi di sviluppo negli esseri umani. Secondo Pierre-Yves Oudeyer:  “I progressi offerti dalla stampa 3D hanno già rivoluzionato il design e l’industria. Tuttavia, molto poco è stato fatto per esplorare i vantaggi derivati dalla stampa 3D nell’ambito dell’informatica scolastica. Grazie alla nostra piattaforma Poppy, ora stiamo offrendo alle scuole e agli insegnanti uno strumento adeguato a stimolare la creatività degli studenti che studiano meccanica, informatica, elettronica e i sistemi di stampa 3D “.

 

Costruisci il tuo robot

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Il corpo di Poppy è stampato in 3D e il suo comportamento è liberamente programmabile dal software rilasciato. Gli utenti possono quindi progettare le parti del corpo in modo rapido e semplice, e allo stesso tempo programmare il comportamento del robot. Oudeyer chiarisce: “Sia l’hardware sia il software sono open source. Non c’è un solo robot umanoide Poppy, ma tanti quanti sono gli utenti. Questo lo rende molto interessante e al tempo stesso lo trasforma una vera e propria piattaforma social “.

La piena accessibilità sia all’hardware sia al software consente agli utenti di sperimentare la costruzione dei propri robot anche se non si ha alcuna esperienza precedente. Poppy è anche compatibile con la piattaforma Arduino, che permette al robot di interfacciarsi con altri dispositivi elettronici, tra cui abbigliamento intelligente, luci, sensori e strumenti musicali.

 

Do It Yourself nelle scuole

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Oudeyer prevede di estendere l’uso di questa tecnologia al di là di laboratori di ricerca e in particolare nel settore educativo. Commentando l’iniziativa Poppy, il commissario europeo per la Ricerca, l’Innovazione e la Scienza, Máire Geoghegan-Quinn, ha dichiarato: “Questo è un grande progetto: una piattaforma a basso costo in grado di promuovere un ambiente di apprendimento più interattivo e stimolante, che consente agli studenti di collegarsi con la ricerca e il design.”

Secondo Oudeyer, che studia i meccanismi di apprendimento dei robot: “Il corpo è una variabile essenziale per l’acquisizione delle abilità motorie e sociali negli esseri umani. Per studiare questa teoria, abbiamo bisogno di creare una piattaforma che consenta una rapida sperimentazione di nuove morfologie robotiche. Questa piattaforma è Poppy “.

Poppy consentirà agli utenti di condividere idee e risultati in modo aperto e collaborativo, attraverso una piattaforma web dedicata – che metterà in relazione studenti d’arte, scienza e industria.

La squadra del dottor Oudeyer ha già utilizzato Poppy in altri settori, tra cui quello artistico. Durante un corso di artist residence dal titolo “êtres et Numériques“, il team ha lavorato con una ballerina e un artista visivo, per esplorare le emozioni e le percezioni dei gesti del corpo e dei movimenti che utilizzano il robot.

 

Acronimo del Progetto: ESPLORATORI

Partecipanti: Francia (Coordinatore)

Progetto di riferimento: 240007

Costo totale: € 1 572 215

Contributo UE: € 1 572 215

Durata: Dicembre 2009 – Maggio 2015

 

Linkografia:

https://www.poppy-project.org

http://vimeo.com/76917854

https://www.poppy-project.org/illustration/

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