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Digitalizzare l’istruzione europea

Pubblicato il 19 marzo 2021 da redazione

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Per avere successo una volta inseriti come forza lavoro, gli studenti devono essere dotati delle competenze maggiormente richieste dai datori di lavoro. Le capacità di scrivere bene, di analizzare i problemi e di risolverli rappresentano le più importanti competenze trasversali tradizionali maggiormente ricercate nei candidati, ma le competenze digitali sono diventate altrettanto preziose e apprezzate. La tecnologia ha un ruolo sempre più predominante nel mercato globale e il mondo digitale si sta insinuando in tutti gli aspetti della vita e dell’economia.

“Se fai progetti per un anno, semina riso. Se fai progetti per dieci anni, pianta alberi. Se fai progetti per tutta la vita, istruisci le persone”.

Tuttavia, non sono solo i laureati esperti di tecnologia che puntano a una posizione lavorativa di base in una start-up innovativa a doversi preoccupare delle proprie competenze digitali. Anche i lavoratori industriali dei settori più svariati, quali quelli relativi alla produzione, all’energia e all’estrazione mineraria, nonché il personale amministrativo e i dirigenti bancari devono familiarizzare al meglio con il mondo digitale. Migliorare le competenze digitali degli studenti e adeguarle all’economia mondiale globalizzata significa apportare vantaggi per tutti: le aziende rimangono competitive, mentre l’economia viene rafforzata. Allo stesso tempo, anche tutti i lavoratori, indipendentemente dall’età, dalla professione o dal reddito, dovrebbero usufruire dell’opportunità di aggiornare le proprie competenze nel corso della loro carriera.

Le competenze digitali devono essere integrate sin dall’inizio dell’istruzione formale già nelle scuole dell’infanzia e negli asili, per poi essere aggiornate nelle scuole secondarie superiori e sviluppate nell’istruzione terziaria, che si tratti di università o di un percorso maggiormente professionale. Anche il sistema di istruzione e gli stessi metodi attraverso i quali gli studenti apprendono e i docenti insegnano devono essere adattati all’era della digitalizzazione. In breve, le tecnologie digitali sono divenute un aspetto del processo di apprendimento irrinunciabile.

L’UE non dispone di competenze formali nell’ambito dell’istruzione, ma lavora a diverse iniziative che hanno l’obiettivo di contribuire a modernizzare il settore dell’istruzione e della formazione, come ad esempio quelle descritte nel piano d’azione per l’istruzione digitale, e fornisce tramite Orizzonte 2020 finanziamenti volti a promuovere le tecnologie digitali per l’apprendimento. Il programma di lavoro 2018-2020 di Orizzonte 2020 concentra l’attenzione sull’adozione di azioni intese allo sviluppo di soluzioni di apprendimento più intelligenti, aperte, affidabili e personalizzate, con il duplice scopo di ottimizzare l’apprendimento digitale e di consentire agli studenti di interagire e relazionarsi sia con i contenuti presentati, sia con i propri compagni.

Tra i progetti finanziati da Orizzonte 2020, sette hanno sviluppato soluzioni innovative per digitalizzare l’istruzione europea. Tra questi un progetto ha sfruttato le tecnologie digitali per promuovere l’imprenditorialità dei giovani, un altro si è avvalso di metodi online innovativi  per dar vita a libri e lettura e, infine, un progetto ha creato una soluzione digitale per incoraggiare un maggior numero di studenti ad avvicinarsi alle discipline STEM (acronimo di Scienze, Tecnologia, Ingegneria e Matematica).
Il Piano d’azione per l’istruzione digitale (2021-2027) nella visione della Commissione europea per un’istruzione digitale di alta qualità, inclusiva e accessibile in Europa, invita ad agire per rafforzare la cooperazione a livello europeo al fine di:
– imparare dalla crisi della COVID-19 durante la quale la tecnologia viene utilizzata su una scala senza precedenti nell’istruzione e nella formazione
– adeguare i sistemi di istruzione e formazione all’era digitale.

 

Due le priorità strategiche del nuovo piano d’azione UE

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1. promuovere lo sviluppo di un ecosistema altamente efficiente di istruzione digitale che richiede:
– infrastrutture, connettività e apparecchiature digitali
– pianificazione e sviluppo efficaci delle capacità digitali, comprese capacità organizzative aggiornate
– insegnanti e personale coinvolto nell’istruzione e nella formazione che abbiano dimestichezza con le tecnologie digitali e siano competenti in materia
– contenuti di apprendimento di alta qualità, strumenti di facile utilizzo e piattaforme sicure che rispettino la privacy e le norme etiche.

A tal fine la Comissione dovrà avviare un dialogo strategico con gli Stati membri dell’Unione europea (UE) per preparare una proposta di raccomandazione del Consiglio sui fattori che favoriscono il successo dell’istruzione digitale entro il 2022; proporre una raccomandazione del Consiglio sull’apprendimento online e a distanza per l’istruzione primaria e secondaria. L’obiettivo dovrebbe essere una visione comune a livello dell’UE di come rendere l’apprendimento a distanza, online e misto, efficace, inclusivo e coinvolgente entro la fine del 2021; elaborare un quadro europeo dei contenuti dell’istruzione digitale basato sulla diversità culturale e creativa europea e avviare uno studio di fattibilità su un’eventuale piattaforma europea di scambio per condividere risorse online certificate e collegarsi con le piattaforme di istruzione esistenti; sostenere la connettività Gigabit delle scuole e la connettività nelle scuole, svolgere attività di sensibilizzazione attraverso Connectivity4Schools sulle opportunità di finanziamento e incoraggiare gli Stati membri a sfruttare al massimo il sostegno dell’UE per quanto riguarda l’accesso a Internet, l’acquisto di attrezzature digitali e le applicazioni e le piattaforme di e-learning; sostenere i piani di trasformazione digitale a tutti i livelli dell’istruzione e della formazione attraverso i progetti di cooperazione Erasmus; sostenere la pedagogia digitale e la competenza nell’uso degli strumenti digitali per gli insegnanti attraverso le accademie degli insegnanti Erasmus e lanciare uno strumento online di autovalutazione per gli insegnanti – SELFIE (Autoriflessione su un apprendimento efficace mediante la promozione dell’innovazione attraverso le tecnologie per la didattica) per insegnanti; elaborare orientamenti etici sull’intelligenza artificiale (IA) e l’utilizzo dei dati nell’insegnamento e nell’apprendimento per gli educatori e sostenere la ricerca e l’innovazione in questo settore, nell’ambito di Orizzonte Europa.

2. Sviluppare le competenze e le abilità digitali necessarie per la trasformazione digitale attraverso:
– capacità e competenze digitali di base sin dall’infanzia

– alfabetizzazione digitale, compresa la lotta alla disinformazione

– insegnamento dell’informatica

– buona conoscenza e comprensione delle tecnologie ad alta intensità di dati, come l’intelligenza artificiale

– competenze digitali avanzate che producano un maggior numero di specialisti digitali e garantiscano inoltre che le ragazze e le giovani donne siano equamente rappresentate negli studi e nelle carriere digitali.

In tale direzione la Commissione dovrà elaborare orientamenti comuni per gli insegnanti e il personale didattico volti a promuovere l’alfabetizzazione digitale e a contrastare la disinformazione attraverso l’istruzione e la formazione collaborare con la società civile, le società e i vettori tecnologici europei, le emittenti, i giornalisti, il gruppo di esperti sull’alfabetizzazione mediatica, l’Osservatorio europeo dei media digitali, le autorità nazionali, i genitori, gli studenti e i giovani; aggiornare il quadro europeo delle competenze digitali per includervi le competenze relative all’IA e ai dati e sostenere lo sviluppo di risorse didattiche in materia di IA per le scuole, le organizzazioni per l’istruzione e la formazione professionale (IFP) e altri fornitori di formazione; creare un certificato europeo delle competenze digitali (EDSC) che sia riconosciuto e accettato da governi, datori di lavoro e altri soggetti in tutta Europa; proporre una raccomandazione del Consiglio sul miglioramento dell’offerta di competenze digitali nell’istruzione e nella formazione.

Ciò comprenderebbe l’utilizzo degli strumenti dell’UE per investire nello sviluppo professionale degli insegnanti, la condivisione delle migliori pratiche sui metodi didattici nell’istruzione informatica di alta qualità e la collaborazione con l’industria per individuare e aggiornare le esigenze in termini di competenze man mano che emergono; incoraggiare una maggiore partecipazione allo studio internazionale sull’alfabetizzazione informatica e dell’informazione (ICILS), che raccoglie dati transnazionali sulle competenze digitali degli studenti e introduce un obiettivo dell’UE per le competenze digitali degli studenti al di sotto del 15% entro il 2030 per gli studenti di età compresa tra i 13 e i 14 anni che hanno scarse competenze nel campo dell’informatica e dell’informazione; mirare allo sviluppo avanzato di competenze digitali attraverso misure quali l’estensione dei tirocini per l’acquisizione di competenze digitali agli studenti e apprendisti dell’IFP e offrire opportunità di sviluppo professionale agli insegnanti, ai formatori e ad altro personale docente; incoraggiare la partecipazione delle donne alle discipline STEM (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica) con l’Istituto europeo di innovazione e tecnologia (EIT) e sostenere la coalizione EU STEM per sviluppare programmi di istruzione superiore che attirino le donne verso l’ingegneria e le TIC basati sull’approccio “STEAM” (scienza, tecnologia, ingegneria, arti e matematica).

 

Perché è necessario agire

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Molte famiglie a basso reddito non dispongono di computer e l’accesso alla banda larga varia notevolmente all’interno dell’UE in funzione del reddito delle famiglie (Eurostat 2019) e oltre 1 giovane su 5 in tutta l’UE non riesce a raggiungere un livello di base di competenze digitali. Uno studio dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) del 2018 ha rilevato che meno del 40% degli educatori si sente pronto a utilizzare le tecnologie digitali nell’insegnamento, con ampie differenze all’interno dell’UE. La crisi della COVID-19 sta portando a un passaggio senza precedenti all’apprendimento online e all’uso delle tecnologie digitali. I risultati della consultazione pubblica del 2020 hanno evidenziato che:

– quasi il 60% degli intervistati non aveva utilizzato l’apprendimento a distanza e online prima della crisi
– il 95% ritiene che la crisi della COVID-19 rappresenti un punto di non ritorno per il modo in cui la tecnologia viene utilizzata nell’istruzione e nella formazione
– gli intervistati affermano che le risorse e i contenuti didattici online devono essere più pertinenti, interattivi e di facile utilizzo
– oltre il 60% ritiene di aver migliorato le proprie competenze digitali durante la crisi e oltre il 50% degli intervistati vuole fare di più.
– occorre rafforzare la cooperazione e gli scambi in materia di istruzione digitale a livello dell’UE.

L’UE può svolgere un ruolo più attivo:
– individuando, condividendo e diffondendo le buone pratiche
– sostenendo gli Stati membri e il settore dell’istruzione e della formazione con strumenti, quadri, orientamenti, competenze tecniche e ricerca
– promuovendo la cooperazione tra le parti interessate
– creando un nuovo polo europeo dell’istruzione digitale per collegare le iniziative e i soggetti nazionali e regionali nel campo dell’istruzione digitale e sostenere la collaborazione intersettoriale e nuovi modelli per lo scambio di contenuti didattici digitali, affrontando questioni quali le norme comuni, l’interoperabilità, l’accessibilità e la garanzia della qualità.

Il polo fungerà da gruppo di riflessione, sostenendo l’elaborazione di politiche e pratiche e monitorerà lo sviluppo dell’istruzione digitale in Europa, compresa l’attuazione del nuovo piano d’azione per l’istruzione digitale. Il polo sosterrà inoltre l’innovazione e l’impegno guidati dagli utenti attraverso il Digital Education Hackathon.

Precedenti iniziative sull’istruzione digitaleIl piano d’azione per l’istruzione digitale 2021-2027 si basa sul piano 2018-2020, che aveva i seguenti settori prioritari:
– migliorare l’utilizzo della tecnologia digitale per l’insegnamento e l’apprendimento
– sviluppare competenze e abilità digitali

– migliorare l’istruzione mediante un’analisi dei dati e una previsione migliori.

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