REMOURBAN

print

RemoUrban

Il 3 giugno l’ONU celebra la Giornata mondiale della bicicletta per promuovere il trasporto sostenibile e la sicurezza stradale.

In Turchia, a Tepebaşı, un distretto di Eskişehir, si lavora per far rinascere una cultura della bicicletta, una volta molto più praticata e oggi in gran parte sostituita dal trasporto motorizzato.

Andare in bicicletta in città affollate può, infatti, essere molto pericoloso. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità il 54% delle morti urbani, tra pedoni, motociclisti e ciclisti, dipendono dal traffico.

Solo poche città sono riuscite a creare un’infrastruttura ciclistica adeguata. Ad esempio, Utrecht,  centro dei Paesi Bassi, investe 132 euro all’anno per persona in infrastrutture per la bicicletta, mentre secondo uno studio di Greenpeace realizzato in Germania, la maggior parte delle città europee investe anche meno di 5 euro per abitante. Pertanto, è la mancanza di infrastrutture adeguate all’utilizzo delle biciclette, la ragione che ne scoraggia l’uso.

Oggi a Tepebaşi, solo il 2% dei residenti utilizza la bicicletta, ma se si analizzano i dati del passato si scopre che il mezzo di trasporto a due ruote era quello più comune. Questo trend fu interrotto dalla forte urbanizzazione, che impose un modello di mobilità motorizzata.

Ora il comune sta cercando di rivitalizzare nuovamente la cultura “a pedali”, con il sostegno del progetto europeo REMOURBAN.

 

 

REMOURBAN

REMOURBAN è un progetto europeo per la riqualificazione urbana sostenibile, ossia un modello di rigenerazione per accelerare la trasformazione delle città europee verso le smart cities.

Il progetto è partito ufficialmente nell’aprile 2015, finanziato per 5 anni dall’UE con una dotazione di 23,8 milioni di euro, con l’obiettivo di sostenere la riqualificazione urbana in termini di consumi energetici, riduzione dell’inquinamento e incremento dei trasporti green.

Il progetto coivolge al momento 5 città, fra cui Tepebasi/Eskisehir, è ha l’obiettivo di sviluppare delle strategie che siano applicabile in tutte le città europee, per ridurre del 50% i consumi energetici domestici e dell’80% le emissioni di CO2 associate, e aumentare  del 50% le rinnovabili utilizzandole in modo esclusivo per consumi termici.

A Nottingham nel Regno Unito, all’avanguardia per il trasporto sostenibile, l’uso massiccio di veicoli elettrici pubblici e privati, unito all’isolamento termico e all’illuminazione a LED, dovrebbero ridurre le emissioni di carbonio del 40%.

Altre due città, Seraing in Belgio e Miskolc in Ungheria, stanno invece funzionando da “città follower”, con progetti pilota nei settori dell’energia, dell’information and communication technology e della mobilità, oltre a interventi di riduzione dei consumi attraverso riqualificazione e installazione di sistemi di riscaldamento e raffrescamento a energie rinnovabili, generazione distribuita e sistemi di Building energy management.

 

Linkografia

http://www.remourban.eu/news–events/press-releases/miskolc-going-smart.kl

https://www.greenpeace.de/sites/www.greenpeace.de/files/publications/mobilitaet-expertise-verkehrssicherheit.pdf

http://www.remourban.eu/