Party of European Socialists

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Storia

Il Partito del Socialismo Europeo (PSE), meglio noto come Partito Socialista Europeo, è un partito politico europeo fondato nel 1992. Precursore del partito è stata la Confederazione dei Partiti Socialisti della Comunità Europea, fondata nel 1973. Da settembre 2012 il presidente è l’ex primo ministro bulgaro Sergej Stanišev.

Il PSE è stato il primo gruppo politico più consistente del Parlamento europeo alle elezioni del 1989 e del 1994, il secondo a quelle del 1999, del 2004 e del 2009.

Verso una nuova Europa – Manifesto PES adottato durante il suo Congresso Elettorale tenutosi a Roma il 1° Marzo 2014:  Party of European Socialists

È ora di mettere l’occupazione al primo posto

1)      I cittadini europei, uomini e donne, devono avere un lavoro dignitoso che consenta loro di avere una buona qualità di vita.

2)      Attuazione del nostro programma di “Garanzia per i giovani” alla base della nostrastrategia a favore dell’occupazione.

3)      Creare posti di lavoro attraverso un’ambiziosa politica industriale, economia sociale, basata anche sulle piccole e medie imprese.

4)      Insistere sull’attuazione dinorme rigorosevolte a garantire la parità salariale per coloroche svolgono lo stesso lavoro,nonchéla tuteladei diritti dei lavoratoriela qualità del lavoro. Rafforzare i diritti delleorganizzazioni sindacali, il dialogo sociale ele leggi antidiscriminatorie.

5)      Introdurre un salario minimo dignitoso in tutta Europa

E’ ora di far ripartire l’economia

1)      Attribuireun’importanza prioritaria all’innovazione, alla ricerca, alla formazione e alla politica di reindustrializzazione intelligente.

2)      Condividere reciprocamente le responsabilità e i diritti all’interno della zona euro.

3)      Il Parlamento europeo e i parlamenti nazionali devono mantenere la propria sovranità ed essere coinvolti appieno nell’esercizio del controllo democratico delle politiche economiche.

4)      Lotta contro le frodi e l’evasione fiscale e la concorrenza fiscale. Inasprire i controlli sui paradisi        fiscali.

 Porre il settore finanziario a servizio dei cittadini e dell’economia reale

1)      Divenire punto di riferimento per il settorefinanziario lavorando per l’economia realee mettendosi al servizio della società.

2)      Regolamentare ulteriormente il settore bancario, frenare la speculazione finanziaria e disporre adeguate barriere tra le banche commerciali e le banche d’investimento. Fissare un tetto per i bonus ai banchieri, oltre ad accelerare l’introduzione dell’imposta sulle transazioni finanziarie.

3)      Istituire una agenzia di rating del credito pubblica e indipendente. Favorire la realizzazione di una solida Unione bancaria.

Verso un’Europa sociale

 1)      Garantire una ridistribuzione equa ed efficace della ricchezza e delle opportunità.

2)      Creare una Unione sociale, oltre che un’Unione economica: le libertà economiche non possono essere tenute in maggior conto rispetto ai diritti sociali.

3)      Dare ai cittadini europei l’opportunità di sviluppare appieno il proprio potenziale investendo nell’istruzione, nelle competenze, nell’assistenza all’infanzia, nell’educazione permanente, nella cultura, nella mobilità degli studenti, nella ricerca e nella conoscenza.

Un’Unione di uguaglianza e di diritti delle donne

1)      Garantire, promuovere e migliorare i diritti delle donne e la parità di genere.Porre fine alla disparità di salari e di pensioni dovute al genere.

2)      La violenza contro le donne deve cessare. Tutelare, in modo insistente e con vigore, la libertà di scelta delle donne e il loro accesso ai diritti in materia di sessualità e di procreazione.

3)      Lottare implacabilmente contro qualsiasi forma di razzismo, sessismo, omofobia, transfobia e intolleranza. Sosteniamo i valori di uguaglianza e non discriminazione.

Un’Unione della diversità

1)      Rispettare i diritti e gli obblighi di ciascuno. Ogni cittadino deve poter avere l’opportunità reale di partecipare e contribuire alla società in cui vive.

2)      La libertà di circolazione è un diritto, nonché un principio fondamentale dell’UE.

3)      Mostrare una reale solidarietà in materia di politiche di migrazione e di asilo, per evitare che si verifichino altre tragedie umane. Favorire politiche di integrazione e di partecipazione efficaci.

Una vita sicura e sana per tutti

1)      Tutelare il diritto dei cittadini europei a disporre di alimenti sani, prodotti sicuri e di vivere in un ambiente sicuro.

2)      Proteggere i dati personali dei cittadini e di accesso all’informazione. Garantire il diritto dei cittadini alla sicurezza promuovendo la cooperazione nella lotta al crimine organizzato e transfrontaliero.

Maggiore democrazia e partecipazione

1)      I cittadini europei, la società civile e gli attori sociali devono godere di una partecipazione completamente democratica e devono poter esercitare un controllo sulle decisioni dell’Unione europea.

2)      Promuovere un ruolo di spicco per il Parlamento europeo con poteri legislativi, di bilancio e di controllo democratico. Prendere le decisioni al livello più adeguato, regionale, nazionale o comunitario, nell’interesse dei cittadini europei.

3)      Attuare strumenti di risposta comunitari efficaci per le violazioni dei diritti fondamentali, della democrazia e dello stato di diritto.

Un’Europa verde

1)      Sostenere le tecnologie pulite e i processi di produzione ecocompatibili.

2)      Promuovere il ricorso a Project Bonds per finanziare gli investimenti validi a favore dell’economia verde, dell’energia rinnovabile e della tecnologia

3)      Combatteremo la precarietà energetica e garantiremo un accesso minimo all’energia per tutti.

 Promuovere il ruolo dell’Europa nel mondo

1)      L’Europa deve agire da attore globale: deve essere alfiere dei principi fondamentali
di democrazia, pace e rispetto per i diritti umani.

2)      Sostenere coloro che si battono per la democrazia, la giustizia sociale. Lottare contro gli squilibri mondiali e la povertà.

 

Martin Shulze.

Martin Schulz

Martin Schulz (Hehlrath, 20 dicembre1955) è un politico tedesco.

Schulz è stato presidente del gruppo parlamentare dell’Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici presso il Parlamento europeo e il 17 gennaio 2012 è stato eletto presidente del Parlamento europeo.

La carriera politica di Schulz si è svolta interamente all’interno del Partito Socialdemocratico Tedesco, a cui si iscrisse a diciannove anni nel 1974. Fu consigliere comunale di Würselen, cittadina di quasi quarantamila abitanti nella Renania Settentrionale-Vestfalia, dal 1984 al 1999 e ne fu sindaco dal 1987 al 1998.Nel dicembre 1999 entrò nell’ufficio di presidenza e nel direttivo federale dell’SPD. La svolta politica più importante nella carriera di Schulz arrivò nel 1994, quando venne eletto per la prima volta deputato al Parlamento europeo.Presidente del gruppo socialista al Parlamento europeo, 2004-2012.

Il 6 novembre 2013 Martin Schulz è stato nominato come “candidato designato ” dal Partito dei socialisti europei alla presidenza della Commissione europea. Il 1º marzo 2014 al congresso del Pse a Roma è stato ufficialmente indicato come il candidato alla guida della commissione europea con 368 voti favorevoli, i contrari 2 e gli astenuti 44.

 

Linkografia:

Link sito ufficiale

www.pes.eu

Cenni storici partito

it.wikipedia.org/wiki/Partito_del_Socialismo_Europeo

Link al manifesto completo

http://d3n8a8pro7vhmx.cloudfront.net/partyofeuropeansocialists/pages/1/attachments/original/1397230947/110001306_PES_Manifesto_IT_150dpi.pdf?1397230947

Biografia candidato

it.wikipedia.org/wiki/Martin_Schulz