La follia del nucleare. Come uscirne?

print

eterotopie-navarra-follia-nucleare.indd

A 70 anni dai bombardamenti nucleari di Hiroshima e Nagasaki, a 30 anni dalla catastrofe di Chernobyl, a 5 anni da quella di Fukushima e dal referendum popolare svoltosi in Italia subito dopo il disastro giapponese, tanto gli armamenti nucleari come i reattori nucleari sono tutt’ora in fase di netto sviluppo e modernizzazione, nonostante alcune riduzioni degli arsenali militari ed alcuni insuccessi soprattutto nel settore del nucleare civile.

È a partire da questa constatazione che il libro che qui recensiamo intende proporre una riflessione critica sul problema nucleare (detto mediaticamente “atomico”), nei suoi multiformi aspetti tecnici, sociali e politici. Si contestano innanzitutto le applicazioni militari, dai bombardamenti di Hiroshima e Nagasaki in avanti, ed anche le applicazioni cosiddette “civili” per la produzione di energia elettrica, in quanto portatrici di rischi inaccettabili di contaminazione radioattiva delle popolazioni e dell’ambiente (fusione del materiale fissile, trattamento più che problematico delle scorie radioattive e poi dello smantellamento delle centrali nucleari, ecc.). Da un punto di vista geopolitico, l’adozione di una tecnologia nucleare, militare e/o energetica è, secondo l’analisi degli Autori, una “follia” imposta dalla volontà di potenza di centri di comando politici, condizionati anche dagli stessi complessi militari-industriali-energetici che la gestiscono.

Alfonso Navarra è scrittore e collaboratore di periodici ecologisti, direttore della rivista “Difesa-ambiente”. Antimilitarista nonviolento “storico” è portavoce di “Fermiamo chi scherza col fuoco atomico” per la Campagna di obiezione di coscienza alle spese militari (www.osmdpn.it) e segretario della Lega per il disarmo unilaterale. Lavora con organizzazioni ecopacifiste (Energia Felice, Accademia Kronos).

Luigi Mosca è tra i responsabili della rete associativa “Armes Nucléaires STOP”. Scienziato italiano emigrato in Francia, già direttore del Laboratoire Souterrain de Modane (LSM) nel tunnel del Fréjus, è un fisico delle particelle subatomiche (campi di ricerca: interazioni forti, proton decay, Dark Matter e fisica del Neutrino).

Mario Agostinelli è presidente dell’Associazione Energia Felice (ARCI). Ha lavorato come ricercatore per l’ENEA presso il CCR di Ispra. è stato segretario generale della CGIL Lombardia.

Con i contributi di: Laura Tussi e Fabrizio Cracolici (Progetto “Per non dimenticare”, città di Nova Milanese e Bolzano), Virginio Bettini (docente di analisi e valutazione ambientale presso l’Università IUAV di Venezia, ecologista “storico”), Giuseppe Bruzzone (disarmista di ispirazione fornariana), Luigi Cadelli (docente, MUN Milano), Giuseppe Marazzi (presidente Lega Obiettori di Coscienza), Alessandro Marescotti (presidente Peacelink), Giovanna Pagani (presidente onoraria WILPF ITALIA), Roberto Meregalli (Beati i costruttori di pace), Fabio Strazzeri (avvocato, Soccorso Verde).