I Cavalieri di Malta

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Bolla Papale di Pie_Postulatio_Voluntatis_1113

Bolla Papale di Pie Postulatio Voluntatis, 1113.

 

I Cavalieri di San Giovanni furono uno dei principali fra tutti gli ordini cavallereschi religiosi, un ordine militare ospedaliero che faceva capo a Gerusalemme, Rodi e Malta e i cui ideali affondavano nelle antiche crociate intraprese per difendere la cristianità.

All’epoca della guerra santa in Siria costruirono un loro castello, circondato da mura concentriche, praticamente inespugnabile, e che difesero con soli 200 uomini grazie all’architettura dell’intera fortificazione. L’abilità di costruttori di fortificazioni inespugnabili permise loro di conquistare Rodi e Malta. Questi antichi luoghi sono oggi santuari, in cui i cavalieri svolgono le loro attività.

 

I Cavalieri di Malta

Vessillo degli Ospitalieri

Vessillo degli Ospitalieri.

 

L’Ordine di Malta è uno tra gli ordini religiosi più antichi, successivo solo a quello dei Benedettini, che è sempre stato incentrato sull’investitura di cavalieri attraverso voti religiosi. Ha una sua sovranità riconosciuta dai diversi Paesi del mondo e dalle istituzioni internazionali, è dotato di un proprio sistema legale e anche di un tribunale, come entità sovrana può emettere targhe automobilistiche (la sigla è SMOM) e francobolli postali e ha lo status di osservatore permanente presso le Nazioni Unite.

La valuta dell’Ordine è forse l’ultima moneta non decimale, di origine romana, sopravvissuta al mondo. Le monete sono coniate in oro, argento e bronzo. Lo scudo dell’Ordine è diviso in dodici tarì, ciascuno dei quali vale 20 grani. I loro passaporti non sono più in pelle rossa o blu, ma sono biometrici e stampati a Vienna nella Tipografia di Stato austriaca, per impedire le numerose contraffazioni avvenute nel passato, soprattutto per ragioni diplomatiche.

L’Ordine si dedica al servizio dei malati, dei poveri e dei rifugiati in tutto il mondo. Per finanziare le proprie attività si relaziona con i potenti delle industrie farmaceutiche, di quelle alimentari e dei trasporti, e con molti altri, da cui riceve in donazione beni e servizi. Non trascura neppure  i materiali di scarto come nel caso di un treno abbandonato a Budapest, che fungeva da ospedale, che l’Ordine ha risistemato per ospitare circa 3 000 senza tetto.

La sede mondiale dell’Ordine è a Roma, nel Palazzo Magistrale, in cui vi abitano anche alcuni cavalieri. A lato dell’edificio ha sede la principale clinica medica dell’Ordine a Roma, che accoglie pazienti poveri e senza tetto e sullo stesso lato le Poste Magistrali con le cassette rosse della posta in cui si possono imbucare le diverse corrispondenze purché affrancate con i bolli emessi dall’Ordine e destinate a uno dei 100 Paesi che ne hanno riconosciuto la sovranità.

Al Foro di Augusto si trova la Casa di Rodi, che è la sede dell’Associazione Italiana dell’Ordine di Cavalieri, e sull’Aventino, in cima alla collina, si erge la Villa Magistrale in cui è situata l’ambasciata italiana dell’Ordine e in cui ha anche sede il Gran Priorato di Roma dei Cavalieri di Malta.

Con il Trattato di Amiens del 1802 le potenze europee si impegnano a restituire Malta all’Ordine, ma il governo britannico che l’aveva sottratta a Napoleone non accetta, perché base navale mediterranea strategica. Bisognerà così aspettare il 1979 perché Malta torni all’Ordine, quando le forze militari britanniche se ne andranno, ma solo con un contratto d’affitto, concesso dalla Repubblica di Malta, per novantanove anni. Alla fine, nel 1998, con un nuovo trattato di novantanove anni l’Ordine si rimpossessa formalmente della Fortezza sul porto de La Valletta, uno dei più grandi porti con acque profonde del mondo.

Adriana Paolini