European Alliance for Freedom

print

European_Alliance_for_Freedom

Storia

L’ European Alliance for Freedom (EAF) è un’alleanza pan-europea composta, a livello europeo, da organizzazioni politiche, movimenti, e singoli esponenti politici. E’ stata registrata come organizzazione autonoma, volontaria, e non-profit a Malta, il presidente è Franz Obermayr, ma in effetti non c’è un candidato vero e proprio per queste elezioni europee. La sede si trova nella stessa città. Il suo protocollo politico si basa sulla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, la Convenzione internazionale sui Diritti Civili e Politici, la Convenzione internazionale sui Diritti Economici Sociali e Culturali, e la Convenzione europea sui Diritti dell’Uomo, e i relativi protocolli. La piattaforma politica comune si batte per la libertà nazionale e la democrazia contro un controllo centralizzato e sovranazionale.

L’obiettivo principale prevede la salvaguardia e il rafforzamento dei principi democratici fondamentali e una valida rappresentanza in grado di garantire un’effettiva libertà individuale e nazionale.

La EAF non è specificatamente orientata politicamente né a destra né a sinistra. I suoi componenti, infatti, si richiamano ad un vasto spettro politico. Sul piano nazionale i membri della EAF non sono tenuti a sottoscrivere le politiche e i principi degli altri membri dell’Alleanza.

La EAF è stata in parte fondata dal Parlamento Europeo. L’obiettivo è quello di informare la platea europea sull’importanza della democrazia parlamentare a livello nazionale e regionale in modo da conservare una genuina cooperazione internazionale tra liberi stati europei e di sensibilizzarle circa i pericoli di un potere sovranazionale rispetto alla libertà delle nazioni e alle singole democrazie costituzionali.

Manifesto

  • Ridefinire gli aspetti legati al potere legislativo assegnato alle istituzioni europee, con particolare riferimento al trattato di Lisbona nei termini della sovranità nazionale e alla sussidiarietà dei principi.
  • Considerare la volontà dei cittadini europei attraverso referenda nazionali di interesse comunitario.
  • Riesaminare le politiche di ampliamento dell’Unione Europea consultando ogni singolo Stato membro attraverso un referendum.
  • Stabilire soluzioni efficaci per abbassare il tasso di disoccupazione, in particolar modo quello giovanile. Tenendo presente le problematiche nazionali su quelle comunitarie.
  • La solidarietà tra i paesi membri dell’Ue non può essere unidirezionale, ma ogni membro per la stabilità della comunità dovrebbe sostenere anche quelle economie con maggiori difficoltà.
  • Permettere ai paesi membri dell’Ue di lasciare l’eurozona qualora si trovassero in serie difficoltà economiche e di riadottare la valuta nazionale per poter rilanciare la propria competitività.
  • Introdurre politiche protezionistiche per combattere la competizione sleale indotto dall’importazione di massa di beni di consumi provenienti sia da paesi extra Ue, ma anche paesi membri.
  • Preservare la famiglia tradizionale come unica via praticabile da opporre ai flussi migratori affiancato a un sistema di tassazione più equo.
  • Difendere il diritto di ogni Stato membro a definire le proprie politiche di immigrazione e di concessione di asilo politico, anche i cittadini provenienti dall’interno della comunità europea devono essere sottoposti a queste misure.
  • Sostenere con forza il secolarismo in Europa, le radici cristiane e umaniste dall’ascesa del radicalismo islamico all’interno dell’Unione Europea e in generale l’affermazione dell’identità nazionale dei popoli che hanno costituito l’Europa.

Linkografia

www.eurallfree.org/sites/default/files/Manifesto%20EAF

www.eurallfree.org